Sicilia. Abolite le province. Una passo importante per Crocetta

PALERMO – E’ passato il ddl governativo sull’abolizione delle province. Così è stato approvato dall’Assemblea Regionale Siciliana, che di fatto blocca anche le prossime elezioni previste per il prossimo 26 e 27 maggio.

Un passo importante per la giunta Crocetta che non solo è riuscita a trovare l’appoggio incondizionato del Movimento 5 Stelle sulle spese della pubblica amministrazione, ma potrebbe avviare una fase analoga in tutte le regioni italiane.
Il maxiemendamento prevede che entro il prossimo 31 dicembre sia approvata una legge che definisca il modello di Consorzi di comuni in sostituzione delle Province, con elezioni di secondo livello. “Questo passaggio storico e’ il frutto del lavoro del Movimento cinque stelle”, rivendica il capogruppo grillino Giancarlo Cancelleri. Per il governatore Rosario Crocetta, “la prima tappa di una rivoluzione importante e sulla quale la maggioranza si e’ ritrovata compatta piu’ che mai con un sostegno concreto sulle riforme”. “Una svolta per la Sicilia e per il Paese”, insiste il segretario del Pd Giuseppe Lupo.
Nell’impianto organico dei futuri liberi consorzi di Comuni, i componenti saranno indicati dai sindaci con elezioni di secondo grado, abolendo dunque le elezioni provinciali. L’Assemblea Regionale, su ordine del presidente Giovanni Ardizzone, tornerà a oggi pomeriggio alle 16 per il voto finale, che sarà anticipato dalle dichiarazioni di  voto.
 Giudizio positivo per l’approvazione del ddl giunge dai deputati regionali siciliani del Partito democratico Franco Ribaudo e Magda Culotta.   “Adesso – hanno detto i sindaci di Marineo e Pollina – occorre lavorare per creare liberi consorzi, con regole e funzioni ben delineate, al fine di evitare conflitti di competenze e duplicazioni di compiti, com’è successo in passato con Comuni, Province e Regioni”.

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