Cipro. Riaprono le banche, lunghe file agli sportelli. La Borsa resta chiusa

 NICOSIA – Dalle undici di questa mattina le banche cipriote hanno riaperto dopo dodici giorni di chiusura.

Davanti agli sportelli, lunghe file di persone con in mano numerosi assegni che non hanno potuto depositare nel corso degli ultimi giorni. Per almeno una settimana,  i flussi di capitale e le operazioni bancarie saranno soggetti a forti restrizioni. Il tutto per evitare la fuga di capitali. Per tale motivo, a Cipro sarà vietato l’uso di assegni e al bancomat i clienti non potranno prelevare più di 300 euro al giorno. Le carte di credito, invece, potranno essere usate senza limitazioni nell’isola, mentre all’estero non potranno essere spesi più di 5mila euro. Tali restrizioni si inseriscono in un contesto di controllo ferreo iniziato con il prelievo forzoso sui depositi di oltre 100 mila euro. E’ opportuno ricordare che già prima del precipitare della crisi, Cipro aveva assistito ad un inizio esplosivo di fuga di capitali. Basti pensare che tra gennaio e febbraio 2013 si sono volatilizzati circa 2 miliardi di euro dai suoi depositi bancari. Più del 4% dell’ammontare totale. Al fine di garantire la sicurezza ed evitare eventuali disordini, sono state dispiegate nei pressi delle banche le guardie armate. E’ la prima volta che accade nella storia cipriota. Nella serata di ieri, nel frattempo, dall’Europa sono arrivati a Cipro quattro container – scortati da mezzi blindati ed elicotteri delle forze armate – contenenti in tutto 5 miliardi di euro in contanti per garantire liquidità alle banche locali.

Borsa chiusa anche oggi

La Borsa di Nicosia, che aveva annunciato la sospensione delle contrattazioni lo scorso 19 marzo in seguito alla decisione del governo di tenere chiuse le banche dell’isola in attesa di una decisione del Parlamento circa il prelievo forzoso sui depositi bancari, resterà chiusa anche oggi. La Borsa valori non riaprirà fino al primo aprile. Lo scorso 15 marzo, l’ultima seduta della Borsa di Nicosia.

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