Siria. Liberati i quattro giornalisti italiani

ROMA – Il Ministro degli Esteri ad interim, Mario Monti ha comunicato  che i quattro giornalisti italiani trattenuti nel nord della Siria dal 4 aprile sono stati liberati.

Ricordiamo che i quattro giornalisti erano in Siria per un reportage sperimentale dal titolo “Silenzio, si muore”. La Farnesina e la stessa Rai avevano da subito chiesto il silenzio stampa per favorire una soluzione positiva della vicenda. 

I giornalisti stanno bene, così ha infatti detto l’inviato Rai Amedeo Ricucci, contattato in Turchia dopo la liberazione. ”Stiamo bene, stiamo tutti bene. Ci hanno trattato bene e non ci hanno torto nemmeno un capello”.  ”Eravamo in mano a un gruppo islamista armato che non fa parte dell’Esercito libero siriano. È stato un malinteso”, ha affermato, ribadendo che il gruppo sta bene ma che, ovviamente, “la privazione della libertà è una tortura psicologica”.

Monti, in un comunicato si è così espresso: “Desidero ringraziare l’Unità di Crisi della Farnesina e tutte le strutture dello Stato che con impegno e professionalità hanno reso possibile l’esito positivo di questa vicenda, complicata dalla particolare pericolosità del contesto”. Il presidente Monti, che ha seguito il caso sin dall’inizio, ha manifestato anche la sua “gratitudine agli organi di informazione che hanno responsabilmente aderito alla richiesta di attenersi ad una condotta di riserbo, favorendo così la soluzione della vicenda”. I quattro giornalisti italiani che  rientreranno in Italia ‘in serata’. Lo hanno riferito fonti della Farnesina spiegando che l’orario dell’arrivo non è ancora precisato.

Anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha appreso “con sollievo” la notizia della “positiva conclusione della vicenda che ha coinvolto i quattro giornalisti italiani in Siria”. Lo rende noto il Quirinale.

Il Direttore generale della Rai Luigi Gubitosi ha dichiarato: “Siamo molto felici per come si sia conclusa la vicenda dei quattro giornalisti fermati in Siria. Ringrazio il Governo italiano e in particolare l`Unità di Crisi della Farnesina per il grandissimo lavoro svolto. Voglio inoltre ringraziare i giornalisti dei telegiornali, delle radio, della carta stampata e del web che hanno accolto e aderito al nostro invito a rispettare il silenzio stampa funzionale alle trattative che hanno portato al rilascio dei nostri colleghi”. 

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