Naufragio Costa Concordia, oggi prima udienza preliminare

 GROSSETO – Primo giorno di udienza preliminare a Grosseto per il naufragio della Costa Concordia.

Il comandante Francesco Schettino è arrivato stamane al teatro Moderno dove si terrà il processo. Nei giorni scorsi il comandante della Concordia aveva detto che intendeva raccontare la propria verità. L’udienza è presieduta dal gup Pietro Molino. In aula i pm della Procura e gli avvocati delle parti. Il comune dell’isola del Giglio, davanti alle cui coste si è arenata la Costa Concordia, ha chiesto tramite il suo avvocato Alessandro Maria Lecci un risarcimento per 80 milioni di euro di danni: “Ma questo non è tutto, devono spostare anche il relitto – ha detto l’avvocato – ne va delle prossime stagioni turistiche”. In totale sono 4.209 le parti offese. Il cancelliere dal palcoscenico ha chiamato una per una le persone (o i loro familiari, nel caso dei 32 morti che il naufragio si porta addosso). Gli avvocati hanno poi depositato le richieste di ammissioni nelle parti civili – 80 -; lo ha fatto anche la Costa.

L’avvocato Massimiliano Gabrielli, intanto, ha spiegato che  un gruppo di 100 naufraghi ha chiesto di sequestrare una nave della compagnia armatrice come garanzia per un eventuale risarcimento futuro. “E’ inconcepibile che Costa si costituisca parte civile – ha detto invece Francesco Pepe, legale di Schettino – il mio assistito si è fidato di un’organizzazione aziendale e ha avuto un incidente sul lavoro”. Sui risarcimenti ha esclamato: “Come fa a risarcire? Ha solo la casa, poi non ha altri soldi, è un lavoratore e non ha altri beni con cui poter pagare”. “Abbiamo provato – continua – che Schettino aveva dato disposizioni per tenere la nave a distanza di un chilometro dallo scoglio, che ci fu un errore del timoniere, che non abbandonò la nave”. La vicenda “è stata gestita in modo terribile” facendo apparire Schettino come “uno impazzito che condusse la nave contro gli scogli”. “Schettino si è fidato troppo di Costa e questo è stato un suo sbaglio, ora le cose stanno emergendo in modo più chiaro – ha concluso -“. La Compagnia Costa Spa, va ricordato, è stata già condannata in sede di patteggiamento al pagamento di un milione di euro di sanzione.

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