Frenetica attesa per l’incarico di governo. L’annuncio in mattinata

ULTIMORA – Attesa per l’incarico di governo, che il presidente Napolitano annuncerà in mattinata, dopo le consultazioni lampo svoltesi nella giornata di ieri al Quirinale. Nella corsa per Palazzo Chigi, i nomi più accreditati restano quelli di Giuliano Amato ed Enrico Letta. Sembra sfumare invece l’ipotesi di Matteo Renzi.

ROMA – Si sono concluse le consultazioni del presidente della Repubblica per giungere alla formazione del nuovo governo. Fonti parlamentari riferiscono che l’incarico dovrebbe essere assegnato domani mattina. In pole i nomi di Enrico Letta, che avrebbe il consenso di Pd e Pdl, e di Giuliano Amato. Perde quota, invece,  il nome di Matteo Renzi.

Il partito democratico nel frattempo ha concluso la riunione della direzione nazionale, approvando il documento sul sostegno pieno al presidente della Repubblica. Documento che è stato comunicato direttamente a Giorgio Napolitano dal vicesegretario, Enrico Letta, e dai capigruppo al Senato, Luigi Zanda, e alla Camera, Roberto Speranza. Il dispositivo approvato ha ricevuto 7  voti contrari e 14 astensioni.
Stessa posizione quella del Pdl. “Aspettiamo che il Presidente decida a chi affidare l’incarico e noi a quel punto cercheremo di dare il maggior sostegno possibile a chi sarà il presidente del Consiglio incaricato”, ha sottolineato Silvio Berlusconi, al termine delle brevi consultazioni con il Capo dello Stato. La delegazione del Pdl era composta da Berlusconi, il segretario Angelino Alfano, i due capigruppo di Camera e Senato, Renato
Brunetta e Renato Schifani. “Abbiamo confermato la nostra posizione, ossia  la necessità che ha il paese di un governo forte che possa prendere provvedimenti importanti e che non sia un governo di passaggio, ma duraturo e fondato su un accordo tra le forze democratiche in campo”.

 Scelta Civica che durante la Consultazione ha richiesto al Capo dello Stato “un governo stabile che duri tutto il tempo per fare le riforme indicate dai 10 saggi e dal Capo dello Stato”.
“Non abbiamo posto condizioni – ha spiegato Andrea Olivero – perchè siamo in accordo con quanto detto ieri dal Presidente nel corso della cerimonia di insediamento. Sono necessari elementi di novità e che sia assicurata una equilibrata presenza di genere”.

Diversa la posizione di Vendola, il quale da un lato ha ribadito l’ammirazione per Giorgio Napolitano, che con una  generosità fuori discussione si è offerto di portare il Paese  fuori dallo stallo, dicendosi interessato a essere  parte attiva al ripensamento e alla riqualificazione degli assetti istituzionali ed ha citato come esempi  l’immediata abrogazione del ‘porcellum’ e la cancellazione dei rimborsi elettorali.
Dall’altra ha ribadito il no alle larghe intese: “Se sarà governissimo per noi sarà il tempo dell’opposizione”. Detto questo, Vendola ha annunciato che da parte di Sel ci sarà la disponibilità a valutare senza pregiudizi ogni
singolo provvedimento che è in campo  indicando anche i terreni sui quali si attende la prova del governo: rifinanziamento degli ammortizzatori sociali, esodati, rinegoziazione degli accordi a Bruxelles.

Intanto il Movimento 5 stelle, al quale dovrebbe spettare la presidenza del Copasir e della commissione di Vigilanza Rai, conferama di voler restare all’opposizione. “Siamo l’unica vera forza di opposizione in parlamento”, ha precisato Vito Crimi. “Il nostro sarà un ruolo di opposizione seria e matura che non vota sempre contro per partito preso, ma voterà di volta in volta se il bene centrale e primario sarà l’interesse dei cittadini”, ha aggiunto  il capogruppo 5 stelle al Senato, dopo le consultazioni. Ma non è tutto. “Le forze politiche – ha aggiunto Crimi –  hanno tributato  applausi ipocriti  al discorso di  Napolitano in Parlamento”.
“Abbiamo sentito ieri – ha osservato Crimi – il discorso del presidente Napolitano, che ha bacchettato duramente le forze politiche per le riforme non fatte. E abbiamo sentito degli applausi ipocriti, una situazione al limite dell’assurdo. Applausi perché ti viene detto – ha aggiunto – che non sei stato capace di fare quelle riforme che i cittadini ti hanno chiesto”.

Alle parole di Crimi fanno eco quelle di Roberta Lombradi: “Abbiamo proposto a Napolitano un programma di governo, ma abbiamo capito che il mondo dei partiti considera inaccettabile qualsiasi nostra proposta. Intendevamo proporre altissime personalità, in discontinuità col passato, inattaccabili. Ma a sentire il muro compatto delle forze poltiiche sembrerebbe che siamo noi l’emergenza del Paese ma Napolitano, a una nostra domanda, ha riconosciuto che questo è falso e inaccettabile”.  Anche la Lega Nord si defila e si chiama all’opposizione: “Siamo all’opposizione ma auspichiamo che nasca un governo a guida politica, perchè un governo politico può dare risposte alle emergenze del Paese. Noi non siamo interessati a partecipare all’esecutivo, stiamo all’opposizione”, ha sottolineato  Roberto Maroni, segretario della Lega Nord, al termine delle consultazioni con il presidente Giorgio Napolitano.

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