Giallo di Perugia, tracce di sangue inchiodano Riccardo Menenti

 PERUGIA – Il giallo di Perugia potrebbe essere arrivato ad una svolta. Si aggrava la posizione di Riccardo Mannitti.

Dagli atti depositati dalla Procura emerge che tracce di sangue appartenenti a quest’ultimo – accusato insieme al figlio Valerio dell’omicidio di Alessandro Polizzi e del tentato omicidio della fidanzata Julia Tosti – è stato rinvenuto dalla Scientifica sulle scale che portano all’appartamento, luogo dove Polizzi è stato ucciso. I fatti accaddero in quel di Perugia la notte tra il 25 e 26 marzo. Gli atti sono stati depositati in vista dell’udienza presso il Tribunale della libertà al quale avevano fatto ricorso Riccardo Menenti e suo figlio Valerio, arrestati qualche tempo fa dalla Squadra mobile di Perugia. Ma dopo i nuovi sviluppi sul caso,  i legali dei Menenti, Luca Patalini e Antonemilio Krogh, hanno deciso di rinunciare all’udienza dinanzi al tribunale del Riesame di Perugia, che avrebbe dovuto esaminare la richiesta di revoca dell’ordinanza di custodia cautelare. L’udienza era in programma per oggi pomeriggio. Secondo quanto contenuto negli atti depositati della scientifica emerge che “la sostanza ematica” su due tracce trovate sulle scale “appartiene a Riccardo Menenti”. Dagli accertamenti effettuati dalla Scientifica emerge una “ipotesi di commistione di sostanze biologiche appartenenti a Riccardo Menenti e ad Alessandro Polizzi” sulla pistola utilizzata per uccidere il giovane a Perugia. L’ipotesi di commistione è stata avanzata dalla polizia Scientifica esaminando la sostanza biologica – cellule di sfaldamento – prelevata dal cane della pistola utilizzata per l’omicidio Polizzi e per ferire la fidanzata Julia Tosti. Una Beretta risalente alla seconda guerra mondiale ritrovata nella casa di Perugia teatro del delitto, abbandonata lì dall’assassino prima di darsi alla fuga.

Condividi sui social

Articoli correlati