Governo. Parte la due giorni nell’Abbazia di Spineto. Stop a manifestazioni e dibattiti TV

ROMA – E’ partita da Palazzo Chigi la squadra del governo Letta per il “Raduno informale di governo” che si terrà per due giorni presso l’Abbazia di Spineto

Oltre ai ministri è partito con loro anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Filippo Patroni Griffi. “Il governo in partenza per la due-giorni di lavoro”, è quanto diffuso via twitter dall’ufficio stampa di Palazzo Chigi che ha pubblicato una foto che ritrae i ministri imbarcati su un pulmino della Iveco in procinto di chiudere le porte e partire. Al centro dell’incontro, dopo la manifestazione del PdL  a Brescia pro Berlusconi, ci sarà anche  lo scottante tema sulla giustizia.  “Metteremo a punto la strategia di riforma della politica,della costituzione della legge elettorale, dell’abolizione della legge sul finanziamento pubblico ai partiti, il Senato delle autonomie”, ha spiegato Letta. Temi su cui “non possiamo provarci”,”dobbiamo riuscirci”. In apertura dei lavori e in chiusura di entrambe le giornate si svolgeranno presso una struttura immediatamente limitrofa all’Abbazia dei punti stampa da dove sarà possibile seguire anche in diretta streaming sul sito del governo.

Alcuni ministri hanno preferito raggiungere l’abbazia con i propri mezzi.Come Maria Chiara Carrozza e Andrea Orlando che abitano in Toscana e Liguria, sono giunti direttamente da casa con la loro autovettura. All’arrivo all’Abbazia, i  ministri sono stati accolti dal finto Enrico Letta, inviato da Striscia la notizia.

Arriva anche la notizia che hanno raggiunto la meta anche il vero Enrico Letta con Angelino Alfano.  E proprio in apertura dei lavori il presidente del Consiglio  ha comunicato quanto concordato con il vicepremier Angelino Alfano durante il viaggio da Roma. “Da qui alle elezioni ammministrative i componenti del governo non partecipareranno a manifestazioni elettorali o dibattiti televisivi che non siano incentrati sui lavori del governo o sulle competenze dei rispettivi dicasteri”. Insomma Letta ha imposto ai suoi ministri sobrietà e rispetto reciproco. Ora attendiamo se il premier sortirà l’effetto deisderato.

Condividi sui social

Articoli correlati