Vertice Ue. Letta, basta parole, lavoro ai giovani. Tutti d’accordo, ma solo sull’agenda

ROMA – Enrico Letta prende il toro per le corna ed ai ministri delle Finanze e del Lavoro di  Francia, Germani e Spagna riuniti a Roma insieme ai colleghi italiani, parla chiaro , parole che suonano come un vero e propri allarme,se non vogliamo dire un ultimatum: “ Non abbiamo più tempo- dice- dobbiamo agire subito contro la disoccupazione giovanile.

Non sono più tollerabili altre parole.” Il nostro premier , sempre più sotto pressione perché i conti non tornano come ha detto Saccomanni quando ha annunciato che mancano ben otto miliardi  per affrontare i problemi più urgenti.

Il Pdl sbraita, subito abolire l’Imu o il governo rischia

Il Pdl “pretende” che trovi i soldi per abolire l’Imu e per non aumentare l’Iva. Sull’Imu in particolare Alfano, Brunetta gracchiano e  fanno capire, anzi minacciano, che così non va, daranno battaglia perché avevano promesso ai loro elettori che l’Imu sarebbe stata eliminata, nel frattempo ricompare anche un possibile condono edilizio. E c’è, di tutt’altro segno, la pressione delle forze sociali. Confindustria e sindacati pongono le questione del lavoro come problema centrale e chiedono che tutte le risorse vengano impiegate per creare posti di lavoro. L’Imu non è  una priorità. I sindacati parlano di una rimodulazione, facendo pagare la tassa  a chi può, esentando, per quanto riguarda la prima casa, circa l’80% dei proprietari.

L’esecutivo aveva bisogno di una boccata di ossigeno

Letta aveva bisogno di una boccata di ossigeno e l’ha avuto, ma siamo sul filo del rasoio perché il “ quadrangolare romano” importante per  il fatto stesso di averlo tenuto a Roma, non aveva alcun potere decisionale ed ora spetterà alle riunioni dei vertici della Unione europea previste in calendario alla fine del mese adottare i provvedimenti di cui siè discusso, una sorta di “ agenda Letta “,  condivisa,perlomeno a livello di enunciazioni, dai ministri di Francia, Spagna e Germania.  Il premier italiano ha indicato le priorità per quanto riguarda l’argomento in discussione, il lavoro giovanile.. Se non si daranno risposte urgenti, dice, “ vi sarà un nuovo crollo di fiducia e in vista delle prossime elezioni europee c’ è il pericolo cxhe vci sia un dilagare dell’euro scetticismo” Il problema del lavoro ai giovani , concordano i ministri, dovrà diventare “ la chiave E per affrontare la lotta alla disoccupazione nell’Unione. L’Italia, dopo la Spagna , è il paese europeo che presenta il più alto tasso di disoccupazione giovanile, 2,2 milioni di giovani si trovano senza lavoro e fuori dai percorsi formativi.

Nell’Eurozona i disoccupati sono più di venti milioni

 Nell’eurozona sono ben 20 milioni i disoccupati. Nel vertice si è parlato di un possibili oiano straordinario della Banca euopea degli investimenti ( Bei) a favore delle piccole e medie imprese, la creazione di linee ndi credito agevolato per lo start up di aziende  con titolari under 30. Proposta avanzata dallo stesso Letta che, dal prossimo vertice di Bruxelles, si attende anche il completamento dell’Unione bancaria. Pieno consenso in particolare dal ministro delle Finanze tedesco, Schauble.. Si è anche ventilata la possibilità di utilizzare il prima possibile i fondi strutturali concentrandolo in un breve lasso di tempo.

Schauble: nessuna deroga al patto di stabilità

Negativo invece il discorso su possibili deroghe al patto di stabilità. Un no è venuto da Schauble alla possibilità di  effettuare  investimenti produttivi a favore dell’occupazione senza computarli nei deficit nazionali. L’Italia vi faceva particolare affidamento. Ma il ministro delle Finanze  è stato lapidario: “ Il governo tedesco ha già espresso il suo parere e lo sosterrà fermamente “. Un no secco, insomma. Tornando sul versante italiano si registrano le rime mosse del “ decreto del fare”. Al Consiglio dei ministri di sabato punterà a tagliare le bollette elettriche ai cittadini per circa 500 milioni di euro riducendo oneri impropri e rendite. La Cassa depositi e prestiti  metterà a disposizione 5 miliardi di credito agevolato a tassi dimezzati per le imprese che rinnoveranno i macchinari. Il fondo ha risorse sufficienti per tutto l’anno ma- annuncia nil ministro Zanonato- è già previsto un rifinanziamento che consentirà di attivare un creduto aggiuntivo di 50 miliardi. Ma il nodo resta , oltre all’Imu, l’aumento dell’Iva. Dal Pd  viene l’invito al Pdl a darsi una calmata, a non minacciare un giorno sì e l’altro pure la stessa esistenza del  governo. Una scenario già visto e pro il Pd ha pagato un prezzo molto forte quando Berlusconi ha tolto la fiducia al governo  Monti e sono rimasti i Democratici a mantenerlo in vita.

Fassina: si cerca di spostare l’aumento dell’Iva a gennaio 2014

Proprio Stefano Fassina, viceministro dell’Economia rivolto a Brunetta e soci ha sottolineato che si sta ragionando “ su diverse soluzioni nel tentativo di spostare l’aumento dell’Iva al gennaio del prossimo anno”.. La linea – ha detto- resta una: evitare l’aumento dell’Iva, è la sfida di tutto il governo e del presidente Letta perché  quel punto in più sarebbe un colpo terribile a un paese piegato”. Ed ha  avanzato una proposta, un po’ complicata, ma di sicuro effetto che consentirebbe di tener ferma l’Iva. Brunetta elogia Fassina, ma il ministro Saccomanni non pare dello stesso avviso del suo vice. Obiezioni sarebbero state sollevate anche dai “ tecnici”  Si chiude così una giornata dedicata all’economia., ai problemi sociali, alla “centralità “ dell’occupazione con uno sguardo  al di là dei confini, verso l’Europa che ha bisogno di nuove politiche, una nuova unità fra gli stati. Domani è un altrogiorno. Si tornerà a parlare di Grillo , che sbraita, di Berlusconi che vuol fondare un partito di venditori ambulanti, piazzisti, di Renzi, di primarie aperte o chiuse, di candidati presidenti che appaiono e scompaiono, di Repubblica presidenziale toccasana di tutti i nostri malanni..” E’ la stampa, bellezza”, direbbe il grande  Bogart. Correggiamo: la mala stampa..

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