Francia. Lagarde, lettera choc a Sarkozy: “Usami per il tempo che ti serve”.

Toni servili della direttrice del Fmi. Implicata con l’ex presidente della Repubblica nell’affaire Tapie 

PARIGI – Una lettera confidenziale indirizzata a Sarkozy definita dal Corriere della Sera a metà tra “5 sfumature di grigio e Fantozzi”. Sta facendo scalpore e non solo in Francia quanto ritrovato lo scorso marzo a nell’appartamento dell’attuale direttrice del fondo monetario internazionale, ma anche ex ministro dell’economia francese dal 2007 al 2011.

“Usami per il tempo che ti serve” ma anche “Ho fatto del mio meglio e posso aver fallito, qualche volta. Te ne chiedo perdono” tra le frasi più clamorose che l’esponente dell’Ump ha indirizzato all’ex presidente della Repubblica Francese. Un tono dismesso ed estremamente servile, usato da quella che è considerata una première dame. Primo ministro dell’economia donna, ma anche prima donna a esser divenuta del Fmi. Era il 2011 quando succedette al suo connazionale Strauss Kahn, dimessosi dopo l’arresto a New York a seguito di uno scandalo di violenza sessuale ai danni di una cameriera.

Una brutta pagina per una delle donne più potenti del mondo. Come se non bastasse quella inerente alla vertenza Tapie-Adidas. La Lagarde è infatti testimone assistito sull’inchiesta del maxi-risarcimento dell’attore, imprenditore ed esponente politico Bernard Tapie, prima vicino ai socialisti, poi miracolosamente scopertosi fedelissimo di Sarkozy durante la sua carriera. Secondo la procura di Parigi, che indaga sull’operato dell’allora ministro dell’economia e che ha ordinato a tal fine le perquisizioni, la Lagarde avrebbe favorito il maxi-risarcimento a Tapie di 403 milioni di euro grazie alla sua vicinanza con le amicizie politiche. Proprio Sarkozy e la Lagarde, secondo le accuse, favorirono il risarcimento con l’arbitrato privato anziché l’iter processuale abituale. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: l’imprenditore ricevette un risarcimento dall’istituto bancario Credit Lyonnais ritenuto sopra stimato per su quella che fu considerata una truffa nella vendita del colosso di articoli sportivi transalpino. Acquisto permesso proprio grazie ai finanziamenti della banca lionese. Una questione torbida dove, la Lagarde è accusata di abuso di ufficio. E dove Sarkozy assumerebbe il ruolo di manovratore. Un processo giudiziario arricchito recentemente del tassello dell’incriminazione per truffa del giudice Pierre Estoup, uno dei togati che nel 2008 deliberò il risarcimento. Se la questione si allargasse ancor più, lo Stato sarebbe pronto a costituirsi parte civile nel processo.

In questo scenario i toni della lettera pubblicata da “Le Monde” assume dei contorni dello scandalo. Ecco quanto pubblicato.

«Caro Nicolas, molto brevemente e rispettosamente:

1) Sono al tuo fianco per servire te e servire i tuoi progetti per la Francia

2) Ho fatto del mio meglio e posso avere fallito, qualche volta. Te ne chiedo perdono

3) Non ho ambizioni politiche personali e non desidero diventare un’ambiziosa servile come molti di coloro che ti circondano: la loro lealtà è recente e talvolta poco durevole

4) Usami per il tempo che serve a te, alla tua azione e al tuo casting

5) Se mi usi, ho bisogno di te come guida e come sostegno: senza guida, rischio di essere inefficace, senza sostegno rischio di essere poco credibile. Con la mia immensa ammirazione. Christine L”.

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