Landini, Fiat se ne va, i veri investimenti fuori dall’Italia. Tute blu in corteo

ROMA – “Senza diritti siamo solo schiavi” E’ partita dietro questo striscione la manifestazione dei metalmeccanici Fiom-Cgil del Gruppo Fiat per rivendicare lavoro e democrazia che ha sfilato nel centro di Roma. Una  delegazione guidata dal segretario, Maurizio Landini, ha poi incontrato verso le 12 la presidente della Camera, Laura Boldrini e più tardi, il ministro dello Sviluppo, Flavio Zanonato.

Con tutti gli stabilimenti dell’auto Fiat in cassa integrazione, ad eccezione di Modena, “é inaccettabile: che la direzione aziendale aumenti le ore di cassa integrazione per chi non è al lavoro e contemporaneamente i ritmi produttivi e cadenze per chi è in fabbrica del 20-30%”, si legge in un volantino. “A tre anni di distanza dal piano Fabbrica Italia – che avrebbe dovuto portare le produzioni da 700 mila a 1,4 milioni di veicoli prodotti nel nostro paese – si producono meno di 400 mila veicoli l’anno”, spiega la Fiom chiedendo l’apertura di un tavolo nazionale sull’automotive a cui partecipi la Fiat.

Al governo: convochi un” tavolo” Fiat -sindacati
“C’è uno studio fatto dal Sole 24 Ore – ha detto Landini durante il corteo degli operai del gruppo Fiat partito da Piazza Esedra a Roma – che dimostra che in 10 anni la Fiat, con il ricorso alla Casa integrazione, ha risparmiato un miliardo e 700 milioni di euro”.”La Fiat dice di aver fatto due miliardi d’investimenti in questi anni, quindi quegli investimenti sono stati fatti con i soldi dei lavoratori e, guarda caso, siamo di fronte al fatto che la maggioranza degli stabilimenti non sta lavorando, sta chiudendo e la Fiat sta facendo i veri investimenti fuori dall’Italia. Su questo – ha concluso – serve un Governo che faccia quello che ha fatto Obama, che convochi le imprese e che impegni la Fiat a investire in Italia e a mantenere le produzioni nel nostro Paese”.
Maurizio Landini, segretario nazionale della Fiom, giudica “ancora insufficienti gli interventi del governo Letta perché” se “può essere utile incentivare le assunzioni”, il problema “è difendere il lavoro che c’è come condizione per costruirne del nuovo. Per questo credo che bisognerebbe fare provvedimenti che blocchino i licenziamenti e che incentivino i contratti di solidarietà e soprattutto bisogna ripartire con degli investimenti”.

Boldrini: le istituzioni vicine al mondo del lavoro
“E’ importante che le istituzioni siano vicine al mondo del lavoro, tanto piu’ in un momento di grave crisi come l’attuale. Condivido le vostre preoccupazioni e le vostre ansie. Il mio non e’ un ruolo esecutivo, ma vi assicuro che faro’ tutto il possibile, nell’ambito delle mie competenze, per portare avanti le istanze dei lavoratori”. Ha detto Laura Boldrini all’incontro con la delegazione della Fiom. Il Segretario generale della Fiom ha consegnato alla Presidente Boldrini una copia della Costituzione firmata dai lavoratori. ”La nostra Carta fondamentale va rispettata sempre – ha commentato la Presidente Boldrini – non e’ concepibile che la sua attuazione si arresti ai cancelli delle fabbriche. E’ ovvio che il lavoratore debba poter scegliere liberamente il suo sindacato. E insieme al rispetto delle regole c’e’ bisogno, soprattutto in una fase come l’attuale, di una politica industriale, perche’ e’ evidente che da solo il mercato non da risposte adeguate e compatibili coi diritti dei lavoratori. Il governo sta facendo un lavoro importante per creare nuovo lavoro. E intanto bisogna anche saper difendere il lavoro che gia’c’e”’. Numerose le testimonianze portate da lavoratrici e lavoratori delle aziende in crisi. La delegazione Fiom ha anche ribadito l’urgenza di una legge sulla rappresentanza sindacale. ”Alla Camera ci sono 3 proposte di legge – ha ricordato Laura Boldrini – e il loro iter verra’ seguito con la massima attenzione”. Maurizio Landini ha inoltre chiesto alla Presidente della Camera l’istituzione di una commissione di inchiesta sulle condizioni di vita e di lavoro nelle aziende. La Presidente Boldrini ha risposto che, se ci saranno proposte al riguardo da parte dei Gruppi della Camera, sara’ sua cura promuoverne la sollecita attuazione.
Anche Il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato ha dichiarato “utile la richiesta di un tavolo con la Fiat e i sindacati”, si rende conto delle difficolta’perche’ l’azienda si e’ sempre opposta, ma considera la  richiesta legittima e utile vista la gravita’ della situazione.

Condividi sui social

Articoli correlati