Vertice maggioranza. Riforma Imu entro Ferragosto

Accelerare pagamenti alle imprese e domani ddl antiprovince

ROMA – “I prossimi mesi saranno molto impegnativi, ci sono alcuni decreti” che dovranno essere approvati e nella riunione governo-maggioranza a palazzo Chigi il premier Letta ha illustrato le tappe. Il presidente del Consiglio ha rassicurato le imprese creditrici verso la pubblica amministrazione: “In autunno accelereremo sui pagamenti”. Dopo la sentenza della Consulta sarà presentato un ddl costituzionale per tagliare le Province.
Due ore di vertice della maggioranza a Palazzo Chigi. Soddisfatto Letta: il governo va avanti, dice ai suoi, e i partiti saranno più coinvolti nella sua azione. Fissata l’agenda: ci sono provvedimenti su cui la maggioranza si fa carico di accelerare in Parlamento. La riforma dell’Imu sarà nero su bianco entro Ferragosto; dopo la sentenza della Consulta sarà presentato domani un ddl costituzionale per tagliare le Province; accelerazione su pagamenti alle imprese. Il prossimo vertice si riunirà il 18 luglio. Il ministro Cancellieri, intanto, si dice pronta a incontrare gli avvocati che protestano contro di lei.



Imu: riforma entro Ferragosto
Il 18 luglio quindi maggioranza e governo torneranno sulla riforma della tassazione immobiliare, che vedrà la luce entro ferragosto. È questo uno dei risultati raggiunti al vertice che ha visto il presidente del Consiglio riunire a Palazzo Chigi i capigruppo di Pdl, Pd e Scelta civica, secondo quanto riferisce una fonte governativa. Il governo ha sospeso l’Imu sulla prima casa dal 17 giugno al 16 settembre, impegnandosi a rivedere la tassazione sugli immobili entro il 31 agosto. Il Pdl insiste nel chiedere di esentare la prima casa dal versamento dell’Imu, mentre Pd e Scelta civica vorrebbero rendere l’imposta più progressiva.

Accelerazione pagamenti
Davanti ai partiti di maggioranza riuniti a Palazzo Chigi, il presidente del Consiglio Enrico Letta ha inoltre assunto l’impegno ad accelerare in autunno la liquidazione dei debiti commerciali accumulati dalla pubblica amministrazione. Il Pdl chiede di liquidare nel secondo semestre del 2013 tutti i primi 40 miliardi promessi alle imprese entro metà 2014. Il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, ha però già fornito una parziale apertura subordinando l’operazione ai margini per il collocamento dei titoli di Stato e alla disponibilità, da parte delle banche, di comprare dalle imprese le fatture pendenti. Ma Flavio Zanonato frena “Mi piacerebbe tanto, ma non so se si può fare”, a pagare tutti i debiti della pubblica amministrazione entro il 2013, ha sottolineato dal canto suo il ministro dello Sviluppo economico, intervenendo a ‘Radio Anch’io’. “Non è cattiva volontà – ha aggiunto – ma c’è un problema tecnico. Il Governo ha rimosso l’ostacolo, ora tutte le varie fonti di spesa devono attivarsi per pagare. Stiamo monitorando”.


Province, presenteremo un ddl costituzionale
Infine, il governo è intenzionato a presentare un disegno di legge costituzionale per l’abolizione delle Province, dopo che la Consulta ha bocciato il decreto. “L’impegno era già nel discorso programmatico fatto al Parlamento”, ha rivendicato il presidente del Consiglio.

La ‘cabina di regia’ o vertice di maggioranza si riunirà con cadenza più stretta e regolare e affronterà temi su provvedimenti specifici anche con il contributo dei capigruppo delle commissioni interessate, si apprende al termine del ‘summit’ che il premier Enrico Letta giudica positivo perché traccia un percorso per un maggior coinvolgimento dei partiti.
“Posizione Pdl a incontro maggioranza: abbattere il debito pubblico per diminuire le tasse e pagare subito i debiti dello Stato alle imprese”: in un tweet, il vicepremier e segretario del Pdl Angelino Alfano fa sapere che il partito ha confermato la sua linea al vertice di maggioranza riunito dal premier Enrico Letta a Palazzo Chigi.
“Il clima del vertice è stato molto positivo, c’è lavoro da fare e faremo poche vacanze in agosto”, ha detto il capogruppo del Pd al Senato, Luigi Zanda, al termine della riunione a palazzo Chigi.
Soddisfatta anche Scelta civica di Monti, che aveva insistito perché si facesse il vertice in tempi stretti.

 

 

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