Papa Francesco in Brasile. Un bagno di folla e qualche attimo di tensione

RIO DE JANEIRO – Il primo giorno di Papa Francesco a Rio de Janeiro ha subito delineato il suo obiettivo, ovvero quello sia di stare vicino alla gente e infatti così è stato. 

Bergoglio appena sbarcato a Rio ha fortemente voluto salutare da vicino i migliaia di fedeli.  Non ha voluto macchine di lusso e ha attraversato le strade di Rio, accolto dal caloroso abbraccio dei fedeli quasi impazziti. Motivo per il quale non sono mancati momenti di tensione e qualche successiva polemica.

Stando a quanto riportato oggi da Sky News, il responsabile dei Trasporti di Rio, Carlos Osorio, ha ammesso che la Fiat su cui viaggiava il Papa ha svoltato nella strada sbagliata, dopo aver lasciato l’aeroporto, trovandosi così imbottigliata tra autobus e taxi. Centinaia di persone si sono quindi precipitate verso la vettura, per raggiungere il Pontefice, che aveva abbassato il finestrino. 

“Il papa – ha commentato stamane il direttore della sala stampa vaticana, Padre Federico Lombardi in un’intervista a Radio Vaticana – è stato accolto in un modo assolutamente entusiastico. Solo che c’è stato anche un piccolo errore lungo la strada,  per cui c’è stata qualche difficoltà, diciamo, a continuare il percorso, a un certo punto, con tutta la gente attorno entusiasta. E’ sembrato che si rimanesse un poco bloccati. Questo è un momento che ha suscitato un po’ di stupore o di preoccupazione per alcuni, ma che di fatto è una cosa che si può capire quando c’è una grande città, con una accoglienza straordinaria, con una grandissimo interesse della gente e un papa come questo, che attira spontaneamente l’entusiasmo e la vicinanza di tanti. Per Padre Lombardi, in realtà, è stata “un’esperienza utile per i prossimi giorni, per cercare di evitare piccoli inconvenienti, ma anche un aspetto positivo di questo grande entusiasmo della prima giornata”.

E ai brasiliani festosi  Papa Francesco ha voluto rivolgere il suo primo discorso: “ho imparato che, per avere accesso al popolo brasiliano, bisogna entrare dal portale del suo immenso cuore; mi sia quindi permesso in questo momento di bussare delicatamente a questa porta per trascorrere questa settimana con voi. Io non ho né oro né argento, ma porto ciò che di più prezioso mi è stato dato: Gesù Cristo”. 

Si sono comunque verificate una serie di situazioni che  hanno messo a dura prova la resistenza della sicurezza.

Padre Lombardi ha ammesso ad esempio con i giornalisti che “nell’itinerario non era previsto l’elicottero” per raggiungere il Palazzo di Guanabara. E ha sottolineato che l’utilizzo invece dell’elicottero è stato una decisione delle autorità del Brasile, anche per evitare di attraversare manifestazione di protesta nei pressi del Palazzo”. 

È infatti di un ferito e due arrestati il bilancio degli scontri tra polizia e alcuni  manifestanti di fronte alla sede del palazzo Guanabara, nelle ore in cui si teneva la cerimonia di accoglienza di papa Francesco. I manifestanti protestavano contro il governo statale di Sergio Cabral, e circa 1.550 persone avevano deciso di dirigersi verso il Palazzo ma sono stati fermati dai lacrimogeni degli agenti. Uno di questi ultimi è rimasto ferito da una bottiglia molotov lanciata dalla folla e trasferito d’urgenza in ospedale.

Ma non è tutto. Infatti poco prima un altro migliaio di persone aveva inscenato un “bacio gay” a Largo do Machado per affermare i diritti civili degli omosessuali che, hanno detto gli organizzatori, “la Chiesa discrimina”. Subito dopo anche loro hanno cercato di muoversi vero il Palazzo presidenziale ma la presenza della polizia li ha convinti pacificamente a desistere. E’ stato inoltre rinvenuto un ordigno esplosivo di fattura artigianale nel bagno del parcheggio del Santuario di Aparecida, dove Papa Francesco si recherà in visita domani. Lo ha reso noto l’esercito brasiliano, che ha disinnescato la bomba, scoperta domenica scorsa. 

Per Lombardi tuttavia l’episodio non è motivo di preoccupazione. “Era un modesto quantitativo di esplosivo che – ha spiegato il gesuita – non era stato messo lì con l’intenzione di farlo esplodere. Anzi la sua presenza probabilmente non ha nessun legame con la visita del Papa”. »La polizia – ha concluso – ha dato un’informazione in merito precisando che la cosa non rappresenta un problema di particolare preoccupazione”. La situazione che deve trovare la sua misura e responsabilità.

Intanto sono circa 5.000 gli agenti di sicurezza mobilitati per la visita di Papa Francesco ad Aparecida, nello Stato di San Paolo. 

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