ROMA – A consolare Berlusconi pareva dovesse arrivare Vladimir Putin. La notizia lanciata da La Stampa. , è stata smentita dall’ambasciata russa..Peccato perché nessuno meglio di Putin poteva illustrare all’ ex premier che lo aveva incontrato a Mosca il 14 luglio scenari interessanti, intrighi, come mettere a tacere i magistrati.
E’ un esperto in materia. Prima da capo del Kgb, la polizia segreta ai tempi dell’Unione sovietica, poi da presidente della Russia, , ha inviato in carcere tante persone,giornalisti per esempio, dissidenti, qualcuno è rimasto, accidentalmente ucciso.- E poi i bagordi insieme, il lettone di cui parlano le amiche dell’ex premier che raccontano delle “cene galanti”,. Forse meglio di Coppi e Ghedini, potrebbe suggerirgli il modo migliore per evitare che la condanna definitiva,dopo la sentenza della Cassazione , gli impedisca di continuare a tenere nelle mani il pallino della situazione politica e istituzionale, di esercitare il ricatto: “ io non mollo o con me in sella o il governo va a casa”. Questo è il problema al centro di giornate al calor bianco, non solo per la temperatura che tocca i quaranta gradi..
Epifani: polemiche in questi giorni andate oltre il limite
Enrico Letta e il suo esecutivo sono coinvolti su più piani, la politica fibrilla,i palazzi del potere sono percorsi da ipotesi, indiscrezioni. Berlusconi e i suoi sudditi alzano il tiro. Guglielmo Epifani sbotta: e parla di “polemiche che sono andate oltre il limite”. Annuncia per giovedì la riunione della direzione del Pd, alla quale sarà presente anche Letta,.sui temi del credito alle imprese e alle famiglie per fare ripartire la crescita”. Sottolinea “di aver dato un incoraggiamento al presidente del Consiglio perché si trova ad operare nel cuore più profondo della crisi. Il governo non può né deve farsi logorare dalle polemiche che abbiamo visto in questi giorni che sono andate oltre il dovuto. Noi non ci rassegniamo al fatto che in uno stato di diritto non bisogna superare il limite per cui ogni cittadino è uguale davanti alla legge”.
Il governo Letta compie i suoi primi cento giorni
Il governo di Letta compie i suoi primi cento giorni. C’ un calendario da far tremare i polsi. Prima delle ferie estive si affastellano fra Camera e Senato provvedimenti importanti. A Montecitorio si vota il decreto “ svuota carceri”, provvedimento già varato dal Senato . Gli emendamenti in discussione sono 450, gran parte della Lega che vorrebbe illustrarne alcuni in dialetto. Povera Italia, dove ti hanno cacciata verrebbe da dire. Se poi si pensa che sono i soliti che offendono un giorni sì e l’altro pure il ministro Kienge e che dall’Unione europea viene un richiamo contro il razzismo, davvero ci sarebbe da mettersi le mani nei capelli.
Segnali di ripresa. Entrate aumentate( +3,1%)
Intanto Enrico Letta e il ministro Saccomanni incontrano il governatore di Banca Italia. Visco afferma che ci sono segnali di ripresa. Le entrate sono aumentate del 3,1% Si guardano i conti, ci soino partite come Iva, Imu, ci sono legge da approvare, incardinare la legge elettorale, il finanziamento ai partiti. c’è quella contro l’omofobia. Questa è la cornice entro la quale si colloca un quadro di eccezione. Il ricatto, perché così si deve chiamare, rivolto dai presidenti dei gruppi parlamentari del Pdl di Senato e Camera. al Presidente della Repubblica .Perché dietro le cortine fumogene, le parole a mezza bocca, la realtà . in tutta la sua brutalità è proprio questa. Scomparsa dal vocabolario la parola grazia per Berlusconi, ora ci si attacca ad una frase di Napolitano che ha posto, come aveva fatto diverse volte, il problema della riforma della giustizia., sul quale hanno prodotto una elaborazione anche i “ saggi” nominato proprio dal Capo dello Stato. Per garantire “ stabilità” al governo, questo è il problema in via prioritaria ,dice Brunetta, a noi va bene il lavoro fatto dai saggi.
Leggi ad personam mascherate da riforma della giustizia
Un bluff perché quello che interessa il Pdl, che si trovino le scappatoie, modificando leggi esistenti, per fare in modo che Berlusconi continui a fare il,senatore, non gli venga preclusa la possibilità di candidarsi. Tutto questo dovrebbe entrare , da subito nel programma del governo in modo da mettere tutto a posto entro il 15 ottobre quando scatta l’applicazione della sentenza. In subordine, nel caso peggiore,l’ex cavaliere ha discusso con i suoi legali quale scelta fra arresti domiciliari e impiego nei servizi sociali sia più utile ai fini di continuare a fare politica. Al pregiudicato dovrebbe essere garantita la possibilità di avere incontri,riunioni, telefonate, partecipare alle sedute del Senato, tenere comizi nel tempo libero e chi più ne ha più ne metta. E se ciu scappa qualche “cena galante”, finto incontro politico. Magari il tutto a spese dello Stato. In questo quadro anche la richiesta di residenza a Roma. Entro il 15 ottobre, data fatidica, non ci devono essere più problemi. Se ne faccia garante il Capo dello Stato.
Grillo. Niente alleanze, un favore al pregiudicato
E se ciò non avviene? Crisi. Si vota con il vecchio porcellum. Qui scattano nuove ipotesi, tipo “governo del. Presidente” “ governo di scopo” anche solo per cambiare la legge elettorale. Si chiamano in causa i “ grillini”. Con fatica sembra riaprirsi una possibilità di intesa. Dai parlamentari dei M5S arrivano dichiarazioni di disponibilità. Lo stesso Grillo sembra interessato. Poi, dopo il niet di Casaleggio, arriva , dalle splendide spiagge della Sardegna,anche quello di Grillo che se la prende con i giornalisti. Un favore al pregiudicato Berlusconi grande come una casa.