Il governo alla prova dell’Imu. Una giornata di frenetici incontri. Epifani: no ultimatum

ROMA – Il governo alla prova dell’Imu. Domani, mercoledì, il consiglio dei ministri dovrà votare il decreto. La scadenza il 31 di agosto quindi non c’è più tempo da perdere.

Per tutta la giornata si sono susseguiti incontri fra  ministri, esponenti della maggioranza, il premier ha visto una delegazione dell’Anci mentre al ministero dell’Economia si è lavorato senza interruzione, una lunga “no stop” per  presentare un testo possibilmente condiviso. Nelle dichiarazioni che hanno  accompagnato il lavoro del ministero si  è passati da  pessimismo ad  un moderato ottimismo,Il più tranquillo proprio il premier Letta il quale invece dovrebbe essere il più preoccupato visti gli ultimatum a ripetizione che sono arrivati in questi giorni da parte del Pdl, leggi riunione di Arcore, in particolare dal capogruppo alla Camera, Renato Brunetta.  Forse i dati  negativi che sono arrivati di nuovo dalla Borsa che ha chiuso in negativo con nuove perdite per Mediaset hanno portato consiglio.

Prudente ottimismo nella maggioranza

Lo stesso vicepremier  ha espresso l’auspicio, anzi qualcosa di più, di una soluzione positiva per quanto riguarda l’Imu. “Si sta lavorando e sono convinto che il provvedimento arriverà in porto:- dice il ministro Quagliarello- un’altra notte di lavoro è l’obiettivo sarà raggiunto”: afferma il ministro Gaetano Quagliariello. Da parte nostra, ma, posso testimoniare, anche dall’altra parte c’è la volontà di giungere in porto. Certo, questa misura deve avere tutte le coperture.” In questa situazione, fra alti e bassi, fra ultimatum e pressioni sul Pd il segretario Guglielmo Epifani a conclusione della riunione avuta con i ministri democratici ha messo le mani avanti. “Noi non accettiamo ultimatum. È anche interesse nostro riformare l’Imu ma non c’è solo l’imu”.  E dice  No all’aut-aut del Pdl sull’abolizione totale del tributo. Il tema del superamento dell’Imu afferma “dovrebbe essere affrontato attraverso soluzioni eque e che siano nel contesto di questa riforma federale . 

Il Pd: le priorità sono tutte contenute nel programma di Letta

Tutte le soluzioni vanno tenute in equilibrio rispetto alle risorse finanziarie disponibili. C’è il tema degli investimenti nella scuola, c’è la cassa integrazione che va rifinanziata, ci sono gli esodati che non possono essere dimenticati. E in prospettiva ci sono grandi questioni come il costo dell’energia, l’Iva, il cui aumento finirebbe per comprimere ancora di più i consumi”.  Per il Pd, ribadisce Epifani le “priorità da sostenere, tutte contenute nel programma di governo, riguardano la scuola, il rifinanziamento della cassa integrazione guadagni, il tema degli esodati”.

Fassino ( Anci). Non possono essere i Comuni a pagare il conto

Nel corso della giornata di particolare importanza l’intervento della associazione dei Comuni che poi hanno incontrato a Palazzo Chigi il premier e il ministro Saccomanni. Ferma e chiara la posizione dell’Anci che non intende pagare il conto di un’eventuale abolizione sono i Comuni: “Il governo può decidere di abolire o meno l’imu, ma non può decidere di far pagare il conto ai Comuni”- afferma Piero Fassino, presidente dell’Anci.- noi riteniamo – che non ci possano più essere riduzioni delle risorse per i comuni”. E sulla introduzione di una service tax Fassino ha  affermato che “deve tener conto di criteri di equità e di sostenibilità da parte delle famiglie italiane”. Nel caso andrà adottata  dal 2014. “Il governo – ha dretto-verifichi gli effetti della tassa sui redditi delle persone”.  E’ intervenuto anche il  sindaco di Roma Ignazio Marino  per il quale è necessario cercare una soluzione che non sia”una soluzione tampone di circostanza”, ma “l’avvio di una riforma strutturale che dia la possibilità di un vero federalismo ai Comuni italiani”.

Dopo la dichiarazione del presidente dell’Anci  Letta e Saccomanni hanno incontrato a Palazzo Chigi  una delegazione dell’Associazione. Al termine dell’incontro Fassino ha dichiarato che “è intenzione del governo proseguire in una costante azione di concertazione con l’Anci relativamente a tutti i temi che riguardano i Comuni”. iI ministro Graziano Delrio ha assicurato che le misure “non possono essere in pregiudizio delle risorse e dell’autonomia degli enti locali. Prendiamo atto con soddisfazione – ha aggiunto Fassino – della reiterazione di questo impegno. E ci attendiamo che questo impegno si realizzi”.

Mini vertice, Alfano, Brunetta, Saccomanni

Anche Angelino Alfano si è  dato da fare. Dopo un nuovo attacco di Brunetta a Saccomanni accusato di non aver fatto nulla, è proprio il vicesegretario del Pdl a dare notizia attraverso twitter. In mattinata fra i tre si era svolto una sorta di minivertice chiarificatore poi arriva la  nuova notizia . “A Palazzo Chigi con il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni e il capogruppo Pdl, Renato Brunetta. Tema: “Imu. Incontro costruttivo”, aveva cinguetta Alfano.

Per tutta la giornata  il problema per il quale si è cercata una soluzione riguarda la copertura necessaria  per l’operazione. Sono necessari di oltre 4 miliardi di euro, al momento coperti solamente in parte. Per il 2014 dovrebbe invece essere applicata la cosiddetta ‘service tax’,  con ampi margini di discrezionalità ai comuni. Altre onerose scadenze  sono previste per settembre. Serviranno risorse per lo stop all’aumento dell’Iva previsto per l’1 ottobre, per rifinanziare la Cassa integrazione in deroga (le regioni hanno già esaurito le risorse messe precedentemente a disposizione) per proseguire con i pagamenti arretrati della pubblica amministrazione alle imprese creditrici.

Sul problema della copertura parlano Zanonato e Baretta

Sempre sulla questione delle copertura qualche  notizia, qualche dettaglio arriva dal ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato.  Ha escluso l’introduzione di nuove tasse per compensare la cancellazione. “Non c’è nessuna ipotesi del genere”. Ribadisce il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta: “Qualche intervento marginale potrebbe essere previsto ma bisogna “are attenzione a non creare un danno maggiore che è quello di un aumento eccessivo di nuove tasse”. Baretta  prevede  che domani sull’Imu  si possa arrivare a “una soluzione definitiva”. “ E’ sufficientemente definita l’idea di andare verso la Service Tax- afferma- ma la parte finanziaria ha bisogno ancora di un lavoro che spero tra oggi e domani venga compiuto”.  

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