Pdl. Lorenzin, Lupi e Quagliarello dissentono dal Cavaliere

ROMA – Non sono affatto d’accordo con la reazionaria proposta di Silvio Berlusconi. Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin non ha dubbi e annuncia le dimissioni dal suo partito “per coerenza politica nei confronti di chi mi ha indicato come ministro di questo Governo”.

Tuttavia – aggiunge il ministro – continuerò a esprimere le mie idee e i miei principi nel campo del centrodestra, ma non in questa Forza Italia. Per Lorenzin: «Silvio Berlusconi è un perseguitato e il suo dramma personale è diventato il dramma di tutti noi, di un intero partito, dell’Italia. Comprendo fino in fondo il suo stato d’animo, ma non giustifico nè condivido la linea di chi lo consiglia in queste ore. Tentano di distruggere tutto quello che Berlusconi ha costruito e rappresentato per milioni di italiani».

Lorenzin conclude: «Dalla nascita di Forza Italia a quella del Pdl, ho dedicato più di 20 anni all’impegno attivo in politica, per i miei ideali, per la collettività e l’Italia. Questa nuova Forza Italia sta dimostrando d’essere molto diversa da quella del ’94. Manca di quei valori e di quel sogno che ci ha portati sin qui. Ci spinge verso una destra radicale in cui non mi riconosco, chiude ai moderati e li mette fuori senza alcuna riflessione culturale, segnandoli come traditori. Esprimo il mio dissenso. Io scelgo il bene degli italiani e del nostro Paese, convinta ancor più di ieri che i moderati di

tutti gli schieramenti sapranno ritrovarsi nel campo del centrodestra”.

Anche Maurizio Lupi, già dimesso da ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti giudica negativamente la mossa del cavaliere:  «Così non va. Forza Italia non può essere un movimento estremista in mano a degli estremisti. Noi vogliamo stare con Berlusconi, con la sua storia e con le sue idee, ma non con i suoi cattivi consiglieri”. E poi: “Si può lavorare per il bene del Paese essendo alternativi alla sinistra e rifiutando gli estremisti – aggiunge l’esponente di partito – . Angelino Alfano si metta in gioco per questa buona e giusta battaglia”.

E non finisce qui. Anche il ministro per le Riforme costituzionali Gaetano Quagliariello lascia.   “Non ho fatto in tempo, quando rientro darò le dimissioni” ha detto il ministro intervenendo al festival del diritto. Quagliariello definisce calcisticamente le dimissioni come “un fallo di reazione”, per poi rivelare: “Se Forza Italia è questa non aderirò”, “se ci sarà solo una riedizione di Lotta Continua del centrodestra ne prenderò atto e mi dedicherò, magari, al ‘Napoli Club del Salario'”. Infine: “Mi auguro che possa nascere una posizione anche organizzativa diversa da quella espressa ad Arcore”, da parte “del centrodestra o di una parte.

“Non ho fatto in tempo, quando rientro” così, intervenendo al festival del diritto, il ministro per le riforme Quagliariello ha replicato a chi gli chiedeva se avesse già rassegnato le sue dimissioni da ministro.

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