Berlusconi dilania il Pdl ed entra in confusione mentale. E’ caos nel partito

Il compleanno. Sono ben 77 gli anni di Silvio, non porta bene al pregiudicato. Sta dilaniando il partito quello che c’è, il Pdl e pregiudica quello che verrà Forza Italia. 

Esponenti di primo piano, a partire da ministri come Quaglierella, Lorenzin, Lupi, fanno sapere che con Fi non vogliono avere niente a che fare. Alfano il vicepresidente e segretario, del Pdl di fatto disarcionato, sollecitato a parlare non solo dai ministri,ma anche da personaggi come Giovanardi,Sacconi, lo stesso Cicchitto, il primo a criticare Berlusconi, dice: “Nel partito “non possono prevalere posizioni estremistiche – e se sono questi i nuovi berlusconiani, io sarò diversamente berlusconiano”.  Certo la chiarezza e la trasparenza non fanno parte del vocabolario di Alfano, ma anche dalle sue parole  viene il segno dello sbando, della confusione, della ribellioni represse sono evidenti. 

Quagliarello: un partito geneticamente modificato

Più  chiaro Quagliarello il quale parla di “ partito geneticamente modificato” ed auspica che nasca” una posizione diversa da quella espressa ieri ad Arcore, anche per Berlusconi”. In ogni caso, prosegue “io le dimissioni non ho avuto nessuna remora a darle. Però è evidente che se si fa in una sede in cui a discutere sono alcuni esponenti di un partito, senza il segretario, quel partito è geneticamente modificato: a questa Forza Italia non aderirò”. “Non so se c’è una scissione- conclude-so che il centrodestra non è quello che si è espresso ieri”. Ha poi fatto presente l’urgenza  di varare comunque un nuovo esecutivo. “Serve assolutamente un governo anche per fare elezioni anticipate . Aspetto con particolare interesse di ascoltare il discorso di Enrico Letta. “Sarà un elemento fondamentale perché siamo in un momento che mette tutti di fronte alla propria responsabilità e alla propria coscienza”.

I dissenzienti: Forza italia, un partito di estremisti

La parola “estremisti” figura in tutte le dichiarazioni di chi , di fatto, mette sotto accusa la  linea scelta da Berlusconi  in combutta appunto con “estremisti “ come Santanché  Verdini,Bondi da coniglio diventato un feroce leone, Capezzone che in quanto a servitù è uno specialista. E’ solo passato dal servire Pannella a scodinzolare davanti al pregiudicato. Il leader radicale non ha perso niente, anzi.  Non solo Berlusconi ha provocato il caos nel partito, Lui stesso è in piena confusione, non sa che fa e non sa cosa dice. Vuole le dimissioni in massa di senatori e deputati, fa dimettere i ministri e minaccia ferro e fuoco. Poi, in una telefonata da Arcore a forzaitalioti riuniti a Napoli forse aveva troppo festeggiato il compleanno con i suoi, la fidanzata Francesca e Dudù, il cagnolino sempre presente, usa toni concilianti

Il pregiudicato convoca l’assemblea dei parlamentari

Lui sì che sa cosa sia il bene per l’Italia. Addirittura convoca l’assemblea dei parlamentari Pdl-Fi per lunedì alle ore 17. “So e sappiamo distinguere il reale interesse dei cittadini- afferma-. per questo. Se il governo proporrà una legge di stabilità realmente utile all’Italia, noi la voteremo. Se bloccheranno l’aumento dell’Iva senza aumentare altre tasse noi lo voteremo. Se, come si sono impegnati a fare, taglieranno anche la seconda rata Imu, noi voteremo favorevolmente. Ci saremo su tutte le altre misure utili, come il rifinanziamento della cassa integrazione, delle missioni internazionali, il taglio del cuneo fiscale” Allora che senso ha far dimettere i ministri e i parlamentari proprio mentre si andavano ad affrontare e risolvere questi problemi? 

Festeggia i 77 anni e strilla: elezioni subito le vinceremo

Lo si capisce poco dopo quando strilla. “al più presto alle urne “, “sono pronto alla battaglia” “ non sono stanco di combattere”, “mi ricandiderò”, “ le elezioni le vinceremo”. L’obiettivo è questo: evitare con ogni mezzo la sua decadenza da senatore, scioglimento delle Camere e poi si vedrà. In questo demenziale percorso il pregiudicato trova l’aspra critica di Famiglia Cristiana,il settimanale dei Paolini,: che  scrive: “ Che Berlusconi avesse perso ogni ultimo filo di vera dignità” lo si sapeva da qualche mese”: Con l’invito a dimettersi ai ministri Pdl “ha posto il problema della dignità personale anche a quelle cinque persone. Che hanno giurato fedeltà alla Costituzione” In questo bailamme arriva la flebile voce di Sandro Bondi, resuscitato dal rumor della pugna che lancia una ciambella ai dissidenti:o meglio agli “ amici Quagliarello e Lorenzin:  Vorrei dire  loro che la guida di Forza Italia e dei moderati è saldamente nelle mani del presidente Berlusconi”.  E poi l’appello:: “Rimettiamoci come sempre al lavoro”.  Mara Carfagna, invece,più spontanea, con il garbo che la contraddistingue  li ha già cacciati dal partito.  Le viene chiesto:”Lorenzin e Quagliariello sono fuori dal partito ? E lei .” Si credo di si”. Ha ragione Berlusconi ,la democrazia dimezzata, o meglio in quel partito non è mai esistita.

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