Napolitano e Letta. L’impegno per un nuovo governo. Camusso: la destra disprezza il Paese

Scendono in campo Sindacati e Confindustria, nettamente contrari alla crisi. Lunedì Cgil, Cisl, Uil si incontreranno per prendere ancora una volta una posizione netta e portare la voce del mondo del lavoro in una situazione drammatica quale quella che sta attraversando il Paese, portato da Berlusconi nuovamente sull’orlo del baratro, dal quale era uscito a fatica. Susanna Camusso in una intervista all’Unità sottolinea che “La crisi politica drammatizza i problemi del lavoro e delle imprese. Questa destra disprezza il Paese, bisogna reagire alle minacce.

Rischio di commissariamento da parte della “ troika”

C’è il rischio di un commissariamento da parte della “troika”,  Banca centrale europea, Unione europea e  Fondo monetario internazionalese non sarà presentata nei tempi previsti la legge di stabilità che deve dare gli indirizzi economici e sociali al Paese. Oltre, ovviamente, al prezzo che dovranno pagare i cittadini per i mancati provvedimenti  Iva, seconda rata Imu, cassa integrazione di cui porta per intero la responsabilità il pregiudicato. Ora si tratta di riportare una crisi extra istituzionale nei sentieri della legalità. E’ per questo che stanno lavorando il Presidente della Repubblica, il premier Letta, il Pd, compatto come non lo era mai stato in questi anni, Scelta Civica, Sel. 

Volgari attacchi di Grillo al Capo dello Stato

Schierato di fatto con il pregiudicato un Grillo sempre più vicino al delirio: Non solo continua nell’attacco a Napolitano che dovrebbe “andare ai domiciliati insieme al nano”, ed altre parole segnate da volgarità e mancanza assoluta di rispetto che è dovuto non solo all’uomo ma anche alla prima carica dello Stato. Vuole le elezioni subito e grida, come è suo costume minacciando, davvero ridicolo, gli italiani : se non gli daranno la maggioranza assoluta in modo che possa governare M5S se ne andrà a casa. In una situazione così pesante ci mancava un comico.

Spetterà alla pattuglia grillina di Camera e Senato valutare se obbedire al diktat del capo oppure ragionare con la propria testa.  Enrico Letta , intervistato da Fazio  alla ripresa di “Che tempo che fa” ha dato alcune anticipazioni di quanto dirà in Parlamento, le cose che il governo ha fatto, quello che non è stato possibile proprio per gli ostacoli frapposti dal Pdl. In precedenza aveva incontrato il Presidente Napolitano di ritorno da Napoli dove aveva partecipato alle manifestazioni celebrative delle “ Cinque giornate”. 

Verifica sulle possibilità di prosecuzione della legislatura

Gli viene posta una domanda sciocca,di quelle che solo noi giornalisti sappiamo fare: Presidente, è preoccupato”. Ii Capo dello Stato  che a Napoli sta per incontrare la Comunità ebraica  allarga le braccia: “ Fate domande di una ingenuità mai vista.” Poi fa presente che il  suo primo passo “sarà la verifica sulle possibilità di prosecuzione della legislatura, con il successivo scioglimento della Camere se  invece sarà impossibile dare un governo al Paese.”Siamo in una fase un po’ criptica – afferma-Io cercherò di vedere se ci sono le possibilità per il prosieguo della legislatura. Procederò con una attenta verifica dei precedenti di altre crisi, a partire dalla crisi del secondo governo Prodi”. Si riferisce alla crisi avvenuta nel 2008.. Dopo le dimissioni di Prodi a seguito della mancata fiducia al Senato, il presidente Napolitano affidò a Franco Marini un mandato esplorativo. Verificata l’impossibilità di arrivare a una nuova maggioranza, Marini rimise il mandato e Napolitano sciolse le Camere.  Chjaro l’intento di Napolitano. Non lasciare niente di intentato per evitare lo scioglimento delle   Camere e il ritorno alle urne , fra l’altro con il porcellum, cosa che tanto piace sia a Berlusconi che a Grillo, che la Corte costituzionale, all’inizio di dicembre potrebbe dichiarare non costituzionale. Con il rischio di svolgere elezioni “ incostituzionali”. Unico caso al mondo. Enrico Letta prima di incontrare Napolitano ha preso parte ad un convegno della Comunità di Sant Egidio. Non ha per niente l’aria di uno affaticato anche se queste giornate sono state per lui molto pesanti non solo dal punto di vista della fatica fisica. In particolare il premier si  è legato al dito lo sgarbo di cui è stato vittima,una offesa all’intero Paese che il premier rappresentava.. Proprio mentre si apprestava ad intervenire alla assemblea dell’Onu  a conclusione di una visita in Usa per propagandare il made in Italy  Berlusconi faceva uscire la nota con cui annunciava le dimissioni in massa dei parlamentari Pdl. Non macherà di citare l’episodio. “ Noi-dice Letta- ce la metteremo tutta perché siamo determinati, ma se vi scapperà qualche preghiera per l’italia in questi tre giorni, sarà utile.

Epifani: Non siamo interessati a governicchi. Legge di stabilite e legge elettortale

Pieno sostegno al premier arriva da Guglielmo Epifani che annuncia anche la mobilitazione del Pd per far conoscere ai cittadini ciò che sta avvenendo,le pesanti responsabilità del Pdl, “ Il nostro partito- afferma intervistato da Lucia Annunziata – non è interessato a governicchi , ma a lavorare per il Paese. Il che vuol dire, “approvare la legge di stabilità e cambiare la legge elettorale” per poi tornare al voto. In particolare il segretario del Pd ha voluto lanciare un preciso segnale a chi, Annunziata fra questi, si diletta a richiamare lo “ scilipotismo”,la ricerca di voti come vengono vengono, un sistema corruttivo, una compravendita al mercato del voto di cui l’Italia ha fattole spese che portò alla caduta del governo Prodi.  E  con questa ottica che vengono descritti “ scenari”  , si fanno le somme sui voti “ disponibili”., si parla degli eventuali riflessi sul congresso del Pd.  Epifani è chiaro, taglia corto: il voto viene chiesto sul programma che Letta presenterà.Niente trasformismi, niente larghe intese, niente pacificazione. Leggi essenziali per il  Paese e via al voto..

I ministri Framceschini e  Mauro ottimisti. C’è la possibilità di svoltare

Quali prospettive? Il ministro della Difesa, Mauro, esponente di Scelta civica afferma : “Le voci critiche all’interno del Pdl lasciano sperare  i pontieri al lavoro in queste ore. Al richiamo di Quagliariello alla “coscienza”  fa riferimento   il ministro,Proprio la “libertà di coscienza può restituire un governo all’Italia”.  Dario Franceschini,  Pd, ministro per i rapporti con il Parlamento rileva che “c’è la possibilità di svoltare, di diventare un Paese normale in cui gli avversari politici si rispettano”. “In queste ore, e lo so per certo – aggiunge il ministro -, in molti nella destra italiana si stanno ponendo il problema se seguire un’altra volta il loro leader o se invece scegliere il proprio Paese”.

Condividi sui social

Articoli correlati