Bilancio di Roma, l’estremismo di destra è la rivincita dei reduci di Alemanno

L’Assemblea Capitolina affronta la Sessione contabile condizionata dai proclami di Silvio Berlusconi e della sua vicenda giudiziaria

ROMA – Dopo una domenica di grande tensione, con la Destra che in Campidoglio ha fatto vedere la sua anima più becera e indisponente rispetto agli avversari di maggioranza, lunedì le tensioni sembravano stemperate e il dibattito in Aula Giulio Cesare è tornato ad una apparente normalità. . E’ chiaro che la sconfitta di Alemanno, non è stata mai metabolizzata, ed allora i ‘reduci’ della disfatta tentano la spallata, tentando di arrivare,   al commissariamento contabile di Ignazio Marino, una sconfitta per la città, per milioni di cittadini, date le drammatiche situazioni di bilancio lasciate da Alemanno in eredità all’attuale Sindaco. Basti pensare al tracollo di Atac e Ama, i cui bilanci sono lo specchio di quello che si sta discutendo in Aula Giulio Cesare. Poco o nulla hanno fatto Alemanno e la sua Giunta, per arrestare la disfatta economica di Roma ,  hanno impresso una accelerazione di interessi di parte, che mai prima era stata conosciuta nella Capitale.  Sugli scranni dell’Assemblea Capitolina in queste ore lo scontro è all’arma bianca, si arriva da parte della destra alla aggressione. Nessuna parola da Alemanno, preferisce restare dietro le quinte, ed organizzare il suo passaggio ad altri lidi politici fino ad ora sconosciuti.  

Momenti di grande tensione in Aula. Colpito il sindaco Marino

 L’Aula Giulio Cesare, per di più, subisce l’influenza degli ultimi proclami di Silvio Berlusconi, disposto a  far saltare, in tutta Italia (nuovo centrodestra permettendo ndr) tutto quello che c’è di buono e che lavora nell’interesse dei cittadini.  Dopo quelli di domenica,  anche lunedì vi sono stati momenti di grande tensione in Aula.  E un video messo in rete da Sel, chiarisce quanto avvenuto in Aula ed evidenzia presunte responsabilità. Le parole  che lo commentano  sono del Capogruppo di Sel in Assemblea Capitolina Gianluca Peciola che nel parapiglia ha ricevuto anche uno schiaffo  dal consigliere Fdl, Rpssin: “Il video chiarisce finalmente i fatti: come si nota c’è la volontarietà da parte di alcuni esponenti dell’opposizione di creare ostruzione e far saltare la seduta, con atti squadristi ai limiti dell’eversione”. Per Peciola si è trattato di “un’azione atta a impedire un confronto democratico all’interno dell’aula consiliare dove si stanno decidendo le sorti non di una città qualsiasi ma della capitale d’Italia”.

 

 

 

La destra a corto di idee è capace solo di metodi fascisti

 

 Dopo Peciola da registrare la solidarietà di Stefano Pedica (Cantiere Democratico) al Sindaco Ignazio Marino: “A Marino va tutta la mia solidarietà e un incoraggiamento a seguire la strada del cambiamento. La destra, a corto di idee, e’ capace solo di usare metodi fascisti, perché purtroppo non conosce la via del dialogo e del confronto. Le opposizioni – auspica Pedica – facciano un gesto di responsabilità: rinuncino all’ostruzionismo e facciano approvare al più presto il bilancio ‘salva Roma’. Per quanto riguarda Marchini,  afferma,mi piacerebbe sapere quanti dei suoi 100 mila emendamenti ha letto il ‘beautiful de’ noantri’. 

Durissima la presa di posizione anche di Gemma Azuni, che  commenta il ruolo fin qui svolto dal Centrodestra: “  L’opposizione-dice- sta mostrando a tutti il suo lato peggiore”. “Ieri un’ignobile gazzarra con tanto di aggressione al sindaco  oggi, l’aggressione verbale alla responsabile dello staff dell’assessore al Bilancio Morgante da parte del consigliere del Nuovo centrodestra, Marco Pomarici.  “Non si permetta di rivolgermi la parola, io non mi abbasso a parlare con le segretarie- affermava- solo assessori e sindaco ne sono degni’.  Scarso senso istituzionale ,  convincimenti razzisti basati sul classismo gerarchico e di genere. Un comportamento che fa ancor più male perché  espresso nel più importante consesso cittadino proprio quando a Roma e in tutto il mondo si celebra la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne”. Poi c’è chi, come Marchini, non brilla  Candidato Sindaco,  leader di se stesso, o di pochi intimi, gaffe e improvvisazione denotano il suo ostruzionismo.  

 

Marchini  lascia a Roma un metro cubo di carta inutile con 100 mila emendamenti

Dario Nanni del Pd: “Dopo lo show, Marchini  in coppia con Onorato, i beautiful de noantri,lascia a Roma un metro cubo di carta inutile. Gli emendamenti sbandierati come grimaldello per far sprofondare la città nel default altro non sono che un artificio fatto al computer. La città senza bilancio da mesi, per scelta dell’ex giunta Alemanno-prosegue- ora deve subire la messa in scena dei 100.000 emendamenti frutto di qualche clic al computer”.Nell’ Aula Giulio Cesare, oltre alle urla va segnalata anche  una gomitata al sindaco di Roma, Ignazio Marino,colpito<alla< testa. Gli sarà utile<il caschetto che porta quando inforca la bici. Così è partita la maratona per la discussione del bilancio 2013 da approvare entro il 30 novembre:70 pacchi portati in assemblea, carichi di 100mila tra emendamenti e ordini del giorno a firma “Lista Marchini”.  La prima occasione per scatenare la bagarre  è stata la votazione del calendario d’aula, dove l’opposizione ha contestato la modalità di voto al presidente Mirko Coratti.   Nuova protesta sull’applicazione del regolamento con urla e spintoni dove a “pagarne le spese” è stato anche il primo cittadino, colpito da una gomitata alla testa dal consigliere di FdI, Dario Rossin, sempre lui, che lo ha costretto ad abbandonare l’aula per diversi minuti per poter mettere del ghiaccio e la seduta è stata sospesa. ” La gomitata-ha detto il sindaco-non è stata involontaria.  Non ho visto neanche chi fosse ma solo una figura urlante che usava turpiloquio. Ho un bernoccolo in testa. Non so chi sia e non sono intenzionato a conoscerlo”.  

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