Forconi, mercoledì grande manifestazione. Boldrini: “Non gettare benzina sul fuoco”

Sindacati in piazza contro la legge di stabilità. Torino e Venezia, scontri tra studenti e forze dell’ordine

ROMA – “La legge di stabilità non determina quello choc all’economia che invece sarebbe necessario ma si colloca in continuità con gli anni precedenti”. E’ il chiaro messaggio ribadito a Palazzo Chigi dalle sigle sindacali di Cgil, Cisl e Uil, critici contro la legge di stabilità del governo. Secondo Susanna Camusso, leader della Cgil la legge “non va bene perché non affronta il tema fondamentale, ovvero il poco reddito disponibile di lavoratori e pensionati che è una delle ragioni della continua recessione”. 

“E’ urgente restituire il reddito ai lavoratori dipendenti e ai pensionati – continua – abbiamo chiesto misure che riguardano oggi e anche norme strutturali per gli anni prossimi attraverso il reperimento di risorse che vengono dalla lotta all’evasione, dalla tassazione delle rendite finanziarie e dal rientro dei capitali all’estero”. Sull’eliminazione del finanziamento pubblico ai partiti afferma: “E’ giusto andare a rivedere i costi della politica ma se ci si limita a questo e non si determina invece un cambiamento che sarebbe necessario nelle politiche economiche, allora non basta”. “Se non avremo risposte torneremo nelle piazze – assicura – perché a galleggiare questo paese va alla rovina e noi alla rovina non ce lo vogliamo portare”. Quindi una critica anche nei confronti della protesta dei Forconi, che racchiude in sé componenti profondamente eterogenee: “Vedo in quel movimento un grande rancore e troppi slogan che hanno inclinazioni autoritarie e repressive”.

D’altra parte, il leader della Uil Luigi Angeletti ribadisce che “La legge non fa nulla per sostenere la crescita e l’occupazione” e chiede una legge “che inneschi la ripresa”. “Anche nel 2014 non ci sarà crescita economica ma solo crescita della disoccupazione – afferma – Dobbiamo aumentare la domanda interna”. Infine, il segretario della Cisl Raffaele Bonanni dice di aspettare un “provvedimento che metta in relazione i proventi dalla lotta all’evasione fiscale all’abbassamento delle tasse. Finché non ci sarà questa azione allo snellimento delle spese inutili ed inefficienti della Pa da restituire a lavoratori e pensionati attraverso l’abbassamento delle tasse noi daremo un giudizio negativo alla legge di stabilità”. I sindacati hanno quindi incontrato il viceministro dell’Economia, Stefano Fassina per discutere di un emendamento da allegare alla Legge, destinato a spostare parte delle risorse previste per la lotta all’evasione fiscale e per la spending alla riduzione delle tasse sui redditi da lavoro e da pensione e alle imprese che investono. 

Intanto,continua la manifestazione degli studenti. A Torino quattro ragazzi sono stati denunciati dopo aver lanciato palloncini pieni di vernice contro il palazzo della Regione. Nella leggera carica delle Forze dell’Ordine sono rimasti feriti due agenti e due manifestanti. Alla testa del corteo lo striscione “Diritto allo studio, trasporti, cultura. Mandiamo Cota a casa”. Si registrano scontri anche a Venezia: in piazza Roma alcuni appartenenti dei centri sociali hanno lanciato contro le forze dell’ordine bombe carta e fumogeni, volendo raggiungere il sit-in organizzato nella stessa piazza dagli aderenti a Forza Nuova. Nell’evitare lo scontro tra le due fazioni contrapposte la Polizia in assetto anti sommossa è intervenuta con cariche d’alleggerimento. 

 Intanto, a proposito di situazioni incandescenti, il movimento dei Forconi annuncia una grande manifestazione per il prossimo mercoledì. “Andremo avanti a oltranza con le tende in Piazza del Popolo dal 18 di dicembre. Non faremo manifestazioni o marce su Roma per non dare pretesti ai violenti”, afferma il leader del movimento Mariano Ferro. Quindi l’annuncio è stato pubblicato sul sito del “movimento 9 dicembre” spiegando che nelle prossime “ore saranno resi noti i punti di incontro autorizzati”. Un appello alla calma è stato rivolto dal presidente della Camera Laura Boldrini: “Il malessere ha tante, tante ragioni, credo che il compito della politica e delle istituzioni sia ascoltare queste ragioni e dare delle risposte. Quello che non serve e fa danni enormi è gettare benzina sul fuoco di questa rabbia. Mirare esclusivamente allo scontro di certo non aiuta chi non riesce ad arrivare a fine mese”. 

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