Tutta l’America che si affaccia sul Pacifico in allarme per i possibili effetti dello tsunami

ROMA – Il PTWC, l’Istituto che studia i possibili effetti dello tsunami nelle coste dell’Oceano Pacifico, dopo il sisma di 8.9 abbattutosi sul nord del Giappone ha emesso oggi un allarme per tutta la costa occidentale del continente americano, dagli Stati Uniti al Cile,  lo stesso pericolo esiste per l’Australia, la Nueva Zelanda, la Russia e la Polinesia. In Cile il presidente Sebastián Piñera, si è rivolto alla popolazione chiedendo calma e di continuare con normalità a svolgere le proprie attività. Nell’isola di Pasqua gli abitanti si stanno spostando in zone collinose e comunque lontane e più in alto rispetto alle zone limitrofe al mare. Lo stesso sta accadendo nelle statunitensi isole Hawai, dove si attende l’onda nella notte.

Il governo dell’Ecuador ha annunciato lo stato di emergenza per le isole Galápagos e le zone marine, ordinando un’immediata evacuazione, la chiusura delle scuole e la sospensione delle attività lavorative come misure preventiva. Il presidente  Rafael Correa ha dato l’annuncio durante un’apposita conferenza stampa assicurando l’assistenza dello stato per gli evacuati e la protezione dei loro beni. Honduras ha dichiarato un allarme rosso per le popolazioni della costa pacifica e l’evacuazione. In Perú è stato lanciato uno stato di allerta ma la situazione sembra meno pericolosa.

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