Napolitano affida incarico a Renzi

ROMA – Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha affidato al segretario del Pd, Matteo Renzi, l’incarico di formare il nuovo governo, dopo un’ora e mezza di colloquio. Il segretario del Pd, Matteo Renzi, ha accettato «con riserva» l’incarico. Insomma, Renzi chiede qualche giorno per sciogliere la riserva, perchè serve una piattaforma solida per far durare il governo fino alla fine della legislatura, fino al 2018.  

Il leader Pd, neo premier incaricato, esce e dal podio in legno scuro, spiega che ha accettato questa «sfida» a cui risponderà mettendo «in questa difficile situazione l’energia e impegno di cui sarò, saremo campaci». Un concetto ripreso al termine del suo primo discorso in cui sottolinea anche la parola «coraggio». 

«Ci prendiamo il tempo necessario, sapendo che fuori da qui c’è un senso di urgenza delicato, ma è altrettanto vero che un’orizzonte di legislatura necessita di qualche giorno di tempo per arrivare a sciogliere la riserva», ha detto poi Renzi.  Che poi ha rivolto un invito alla responsabilità alle forze di maggioranza che sosterranno al governo come a tutte le altre che accompagneranno il percorso delle riforme: «È

fondamentale che le forze della maggioranza, per quanto riguarda il governo, e di tutto l’arco costituzionale, per quanto riguarda le riforme, siano ben consapevoli dei prossimi passaggi». Questo «significa avere nelle prossime ore una straordinaria attenzione ai contenuti e alle scelte da fare», sia in termini di programmi che di ministri, su alcuni dei quali la triangolazione con il Colle e con Bruxelles sarà inevitabile. 

Matteo Renzi ha anche già dettato la sua ‘road map’ per l’azione di governo. «Entro il mese di febbraio compiremo un lavoro urgente sulle riforme costituzionali ed elettorale da portare all’attenzione del parlamento». E poi, «subito dopo, immediatamente, nel mese di marzo la riforma del lavoro, in aprile la riforma della pubblica amministrazione e in maggio quella del fisco». Quanto ai tempi dei prossimi giorni, dopo aver incontrato i presidenti di Camera e Senato, Renzi tornerà a Firenze per risolvere alcuni problemi legati alla sua carica da sindaco, «e da questa sera saremo a Roma – ha detto -. Domani inizieranno le consultazioni formali e ufficiali». 

Condividi sui social

Articoli correlati