Commissione giustizia approva l’ennesima legge “ad personam”: la prescrizione breve

ROMA – La Commissione giustizia della Camera ha approvato la norma presentata dal relatore Maurizio Paniz al testo sul processo breve che riduce i tempi di prescrizione per gli incensurati. Tutta l’opposizione ha votato contro. La norma, che introduce l’articolo 4-bis nel testo, prevede che per gli incensurati ci siano dei tempi di prescrizione più brevi che per i recidivi. In sostanza si stabilisce che quando si è in presenza di atti interruttivi del processo, come ad esempio un interrogatorio, il tetto massimo della pena aumenti non più di un quarto, ma di un sesto per le persone mai condannate prima il cui processo non sia arrivato alla sentenza di primo grado. Per quanto riguarda quest’ultimo punto, il relatore del provvedimento Maurizio Paniz si è detto disponibile a rivederlo. Lasciando questa previsione della sentenza di primo grado come elemento di differenziazione tra gli incensurati, si rischierebbe, secondo il Pd, di creare una differenza sostanziale «tra incensurati e incensurati». Anche il leader dell’Idv Antonio Di Pietro ha infatti chiesto che questo secondo comma dell’articolo 4-bis venga eliminato. Così la ‘norma-Paniz’ potrà essere fatta valere nei confronti di tutti coloro che non sono ancora stati condannati con sentenza passata in giudicato senza prevedere più il discrimine che abbiano o meno avuto una sentenza di primo grado nei loro confronti. «La maggioranza è davvero spudorata – tuona il capogruppo del Pd in Commissione Giustizia, Donatella Ferranti – perchè sembra che stiano approfittando della guerra per accelerare su tutte le norme ad personam che riguardano Berlusconi».

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