ROMA – Se la Ministra Marianna Madia vuole cambiare verso rispetto agli anni bui della controriforma Brunetta, siamo disponibili a darlei una mano.
Ma non ci dica che non c’è tempo per confrontarsi sulla riforma della pubblica amministrazione. E’ una posizione paternalistica che stride con la sua giovane età. Per altro una posizione fortemente sbagliata. I processi virtuosi si governano con il consenso, soprattutto con quello dei lavoratori, non con provvedimenti calati dall’alto. È un modello già ampiamente sperimentato con risultati fallimentari. Non si può che non si può che rispondere cos ì alle affermazioni della ministra della Funzione Pubblica su problemi di grande importanza che riguardano lavoratori che operano in settori molto importanti per il Paese, i cittadini… Un esodo di massa dalla Pubblica amministrazione sarebbe una sciagura per il Paese in una congiuntura economica tanto delicata. Se la Ministra la vuole evitare i prepensionamenti possono essere una delle soluzioni da valutare seriamente. Va arrestata sul nascere l’ennesima campagna contro i dipendenti pubblici e deve essere evitato il riproporsi diodiose contrapposizioni tra garantiti e non garantiti, giovani e anziani.
Se questo è l’intento, la Ministra Madia sappia di avere già un alleato. Purché si discuta di riorganizzazione dei servizi e si assumano i giovani qualificati per rilanciare i nostri apparati pubblici, a partire dai vincitori di concorso non ancoraassunti e dai precari, che rischiano costantemente di essere espulsi dal mondo del lavoro”.