Giorgio Faletti ci ha lasciati

 

E’ morto a 64 anni una figura poliedrica: comico, attore, cantante e scrittore di successo

Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare. Non le hai scelte e nemmeno le vorresti, ma arrivano e dopo non sei più uguale. A quel punto le soluzioni sono due: o scappi cercando di lasciartele alle spalle o ti fermi e le affronti. Qualsiasi soluzione tu scelga ti cambia, e tu hai solo la possibilità di scegliere se in bene o in male

(Giorgio Faletti)

ROMA – Era da tempo malato, ma la sua scomparsa è stato un brutto colpo, un dolore inaspettato. Da diversi mesi aveva annullato tutti gli impegni. Era ricoverato all’ospedale Molinette di Torino, città dove era nato il 25 novembre del 1950. La sua carriera è stata caratterizzata da improvvisi cambi di professione e altrettanti fulminanti successi.

Anche se era dotato di un notevole senso della battuta, aveva uno sguardo intenso, malinconico.

Dopo la laurea in giurisprudenza, capisce che la sua strada è quella del comico. Inizia la carriera nel mondo dello spettacolo come cabarettista nel celebre locale milanese “Derby”, nei primi anni ’70. Raggiunge il grande successo di pubblico come uno dei comici di punta del programma “Drive in” di Antonio Ricci. Il suo personaggio più famoso è Vito Catozzo, ma interpreta anche altri personaggi come Carlino, Suor Daliso, il testimone di Bagnacavallo. Le sorprese artistiche non finisco qui. Partecipa inoltre a Fantastico nel 1990 al fianco di Pippo Baudo, Marisa Laurito e Jovanotti e, successivamente, a Stasera mi butto… e tre! con Toto Cutugno. Si avvicina nel frattempo al mondo della musica e nel 1988 pubblica il mini-album Colletti bianchi, colonna sonora del telefilm omonimo che lo vede fra i protagonisti. Nel 1991 suo secondo disco, Disperato ma non serio, che contiene tra le altre canzoni, Ulula, uno dei brani più trasmessi in radio nell’estate 1991. Sempre quell’anno scrive per Mina che canta una sua composizione, Traditore, e la include in Caterpillar. Nel 1992 partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo in coppia con Orietta Berti con la canzone Rumba di Tango, inserita poi nel suo terzo album Condannato a ridere.

Nel 1994 nuovamente al Festival di Sanremo si classifica al 2º posto sfiorando per una manciata di voti la vittoria e si aggiudica anche il Premio della critica con la canzone Signor tenente ispirata alle stragi di Capàci e di via D’Amelio, inserita nel album Come un cartone animato prodotto da Danilo Amerio e premiato con un disco di platino. Molti critici sono stupiti per il suo successo come compositore e cantante.

L’ultimo colpo di genio di Faletti è stato quello di “inventarsi” come scrittore. All’età di 52 anni sorprende la critica letteraria pubblicando il suo primo thriller che si intitola “Io uccido”, e che vende più di quattro milioni di copie. Alla fine dello stesso anno viene colpito da un ictus che fortunatamente riesce a superare senza conseguenze serie. Nel 2004 esce il secondo romanzo “Niente di vero tranne gli occhi”, che sinora ne ha vendute tre milioni e mezzo. Il maestro del thriller Jeffery Deaver, ha detto di lui e del suo lavoro: “Uno come Faletti dalle mie parti si definisce larger than life, uno che diventerà leggenda” . Nel 2005 è stato testimonial per una campagna per la tutela del diritto d’autore. Nel novembre del 2005 Giorgio Faletti ha ricevuto dal Presidente della Repubblica il Premio De Sica per la Letteratura. Sempre nel 2005 vince il ‘Premio letterario La Tore isola d’Elba’ poi assegnato tra gli altri a Camilleri, Vitali, Volo e Cazzullo. Nel 2006, ha recitato nel film “Notte prima degli esami” interpretando il Professor Antonio Martinelli, spietato docente di lettere, che alla fine stringe un forte legame col protagonista Luca (Nicolas Vaporidis). La sua interpretazione ha ricevuto la nomination al David di Donatello come migliore attore non protagonista. 

Nel 2007, Giorgio Faletti è tornato al Festival di Sanremo, come autore della canzone The Show Must Go On, interpretata da Milva, classificandosi oltre la decima posizione. Il brano fa parte dell’album In territorio nemico, interamente scritto (testi e musiche) da Faletti. Ha recitato nel film Cemento armato, nel quale interpreta il Primario, un vendicativo boss della mala, che perseguita il giovane protagonista Diego (Nicolas Vaporidis).

Nel 2008, è stata pubblicata la sua prima raccolta di racconti, intitolata Pochi inutili nascondigli (Baldini Castoldi Dalai editore, 2008), che arriva tra i finalisti del Premio letterario Piero Chiara edizione 2009. Nella primavera del 2009 esce il suo quarto romanzo, Io sono Dio (Baldini Castoldi Dalai editore, 2009). È autore anche del brano di Marco Masini “Gli anni che non hai, contenuto nell’album L’Italia… e altre storie” uscito nel febbraio 2009.

Sempre nel 2009 recita nel film “Baarìa” di Giuseppe Tornatore e nel film “Il sorteggio” di Giacomo Campiotti dove interpreta il sindacalista Gino Siboni. Nell’ultimo trimestre del 2010 è stato pubblicato il suo sesto lavoro “Appunti di un venditore di donne”, primo romanzo dello scrittore ambientato in Italia (Milano) e subito in testa alle classifiche dei libri più venduti. In occasione del Festivaletteratura di Mantova del 2011 lo scrittore ha annunciato il suo settimo romanzo, “Tre atti e due tempi”, pubblicato il 4 novembre 2011 ed ambientato nel mondo del calcio.

 

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