Gaza. Nuovi raid, oltre 200 vittime. Uccisi quattro bambini sulla spiaggia

TEL AVIV – Nel corso della notte le forze aeree israeliane hanno bombardato le abitazioni di diversi responsabili di Hamas nella striscia di Gaza.

Al nono  giorno dell’offensiva israeliana il bilancio dei morti sale a 213  palestinesi uccisi e 1.500 feriti, mentre per la prima volta dall’inizio della crisi si registra anche una vittima israeliana: un civile di 37 anni, Dror Hanin, originario della colonia di Beit Aryeh in Cisgiordania, ucciso da un  razzo al valico di Eretz.

Nell’offensiva israeliana denominata «barriera protettiva», i caccia hanno lanciato almeno due missili contro la casa di Mahmoud al-Zahar e di Bassem Naim. Entrambe le abitazioni, a Gaza city, sembra fossero vuote. I raid israeliani hanno colpito anche le casa dell’ex ministro Fathi Hammad e dell’ex deputato Ismail al-Ashqar, a Jabalia.

Israele chiede l’evacuazione di 100mila civili palestinesi

Intanto, Israele ha chiesto a 100.000 palestinesi che vivono nella città di Gaza di abbandonare le proprie case dalle 8 di stamani (le 7 in Italia). Secondo  quanto riportano i media israeliani, l’esercito ha usato messaggi telefonici registrati per avvertire gli abitanti di due quartieri della città dove, secondo fonti dell’esercito, verranno intensificati gli attacchi. Si tratterebbe in particolare del quartiere orientale di Shuja’iyya: i residenti sono stati chiamati ad “evacuare nell’interesse della loro sicurezza”. L’agenzia Onu per i profughi (Unrwa) ha annunciato la disponibilità di 21 suoi centri per i palestinesi in fuga.

Ieri, il premier israeliano Benjamin Netanyah ha annunciato che l’esercito estenderà la propria offensiva dopo la decisione di Hamas di respingere la proposta di cessate il fuoco avanzata dall’Egitto. «Una soluzione diplomatica sarebbe stata preferibile, è ciò che abbiamo cercato di fare quando abbiamo accettato la proposta di tregua dell’Egitto. Ma Hamas non ci ha lasciato altra scelta che
quella di estendere ed inasprire la nostra offensiva», così il premier israeliano, Benjamin Netanyahu. 

Hamas: “non abbandonate le vostre case è una guerra psicologica”

Hamas dal canto suo ha chiesto agli abitanti della Striscia di Gaza invece di non lasciare le proprie case, dopo gli avvertimenti di Israele in tal senso, denunciando una «guerra psicologica». Secondo il ministero dell’Interno di Gaza – come si legge su Ynet, il sito web del giornale israeliano Yedioth Ahronoth – «non c’è alcun motivo di preoccupazione né alcuna ragione per cooperare» perché si tratta di avvertimenti che «fanno parte di una guerra psicologica».

Mogherini a Peres: cessate il fuoco

Il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, ha sollecitato il presidente israeliano Peres affinchè Israele faccia ogni sforzo perchè si arrivi a un cessate il fuoco con Hamas, condizione indispensabile e imprenscindibile affinché si possa riprendere il dialogo tra le due parti. Il ministro si è poi recata al memoriale della Shoa, Yad Vashem. Previsto l’incontro con il presidente designato, Rivlin, il collega Lieberman e il premier Netanyahu.

Uccisi quattro bambini sulla spiaggia

Un ordigno è caduto nelle prime ore del pomeriggio su una spiaggia. Quattro bambini palestinesi sono stati uccisi. Si trovavano all’interno di una capanna sulla spiaggia di Gaza City che è stata distrutta da più di un attacco dell’aviazione israeliana. Un altro bambino di 10 anni era morto in un raid sferrato questa mattina nei pressi di Khan Yunes.

 

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