Iraq, allarme terrorismo. Obama da il via a raid aerei contro jihadisti

NEW YORK  – S’infiamma ulteriormente il medio oriente.  Il presidente americano Barack Obama, infatti, ha dato il via libera a una serie di raid in Iraq contro i ribelli sunniti che da mesi controllano diverse regioni a nord e a ovest del Paese e parte della Siria. Oltre a questo, già da oggi gli aerei statunitensi porteranno aiuti umanitari agli oltre 40.000 membri di minoranze religiose (molti sono cristiani) che da giorni hanno trovato rifugio sulle montagne irachene Sinjar per sfuggire alle persecuzioni dei miliziani.

«Ho autorizzato bombardamenti mirati per proteggere il personale americano e un impegno umanitario per aiutare a salvare migliaia di civili iracheni che sono intrappolati su una montagna senza cibo e acqua e che andrebbero incontro a una morte certa», ha detto il presidente parlando alla nazione. Già a giugno Obama aveva annunciato che gli Stati Uniti avrebbero potuto usare la loro forza aerea per fermare l’avanzata dell’Isis. «Negli ultimi giorni, questi terroristi hanno continuato a muoversi sul territorio iracheno e sono vicino alla città di Ebril, dove diplomatici e civili americani lavorano al nostro consolato e il nostro personale militare forma le forze irachene», ha aggiunto Obama che ha ricordato di voler aiutare il governo di Baghdad e la minoranza curda. 

Intanto i combattenti islamisti (che a giugno hanno proclamato lo Stato Islamico nei territori conquistati) continuano ad avanzare e a rafforzare le loro posizioni sia in Iraq che in Siria e in Libano. 

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