Obama arriva in Europa per affrontare la crisi ucraina. La Ue sanziona la Russia

ROMA – Barack Obama arriva in Europa con l’intenzione di inviare un messaggio chiaro alla Russia. Il Presidente degli Stati Uniti si appresta a incontrare i leader di Estonia, Lettonia e Lituania a Tallin, dove pronuncerà un discorso in cui sottolineerà, tra l’altro, l’inviolabilità del principio di difesa collettiva sancita dal Patto atlantico.

Un viaggio inteso come dimostrazione di sostegno nei confronti dei Paesi Baltici: “Sono convinto che il presidente Obama invierà un segnale forte – dice il primo ministro estone Taavi Roivas -, ossia che la Nato e gli Stati Uniti stanno prendendo la sicurezza della regione in modo molto serio. Credo sia un messaggio molto importante e opportuno”. Il messaggio che dovrebbe arrivare al presidente russo Putin è quello, sostanzialmente, di non toccare i Paesi baltici, alla luce di quanto sta avvenendo. La situazione in Ucraina è tema centrale di questo viaggio di Obama, che è atteso poi in Galles per il cruciale vertice Nato.

Nel frattempo la Commissione Ue ha intenzione di inasprire ulteriormente le sanzioni contro la Russia aumentando le restrizioni sui mercati di capitali e la compravendita di sistemi d’arma e di altre tecnologie fondamentali per il mercato energetico: è quanto pubblica El Pais, citando documenti diplomatici. 

Secondo quanto riporta il quotidiano spagnolo inoltre Bruxelles ha in mente anche «restrizioni in ulteriori settori» e raccomanda inoltre di escludere Mosca da «eventi culturali, economici e sportivi internazionali» come competizioni calcistiche – compresi i Mondiali del 2018, peraltro organizzati dalla Russia – o automobilistiche; tale raccomandazione tuttavia potrebbe essere riservata ad un eventuale passo successivo. 

Gli effetti più consistenti si attendono dalle misure di carattere finanziario: in particolare verrebbe ribassata a 30 giorni la scadenza di azioni, buoni o altri strumenti finanziari trattabili dalle banche russe, il che restringerebbe ulteriormente le vie di accesso ai mercati finanziari.  Il 2015 russo sui mercati si presentava di fatto difficile a priori: lo Stato dovrà rifinanziare i debiti delle proprie banche e aziende con oltre 70 miliardi di euro; le necessità delle banche private sono stimate a oltre 20 miliardi di euro e delle aziende a oltre 67 miliardi.

 

 

Condividi sui social

Articoli correlati