Maltempo. Nubifragio Gargano, 5 milioni di italiani a rischio

ROMA – Mentre continuano le ricerche dell’uomo 70enne disperso ieri dopo il nubifragio che si è abbattuto sul Gargano si contano gli ingenti danni soprattutto a Peschici, Vieste, Rodi Garganico, Vico del Gargano, Carpino, San Marco in Lamis e San Giovanni Rotondo. Infatti la bomba d’acqua che ha violentemente colpito la zona è un evento che non accadeva da almeno 80 anni.

Camping,  abitazioni, campagne e attività commerciali sono state completamente sono state completamente allagate e inondate. Il nubifragio  ha provocato anche una giovane vittima, un allevatore di 24 anni.a il Gargano rappresenta solo la punta dell’iceberg di un problema che assilla l’Italia. Infatti – come spiega la Coldiretti –  sono ben 6633 i comuni in cui sono presenti aree a rischio idrogeologico (l 82 per cento del totale) con più di 5 milioni di cittadini che ogni giorno vivono o lavorano in aree considerate pericolose per frane ed alluvioni, soprattutto dopo  una estate sconvolgente per la piovosità che ha «inzuppato» i terreni e che conferma il moltiplicarsi di eventi estremi e catastrofici provocati dai cambiamenti climatici. 

I danni di 3,4 miliardi negli ultimi 7 mesi provocati dai nubifragi con vittime e sfollati, stimati dalla task foce del Governo, mettono in evidenza la fragilità del territorio nazionale dove a causa delle frane e delle alluvioni sono morte sottolinea la Coldiretti – oltre 4mila persone dal 1960 ad oggi mentre gli sfollati e i senzatetto per le sole inondazioni superano rispettivamente i 200 mila e i 45 mila secondo i dati elaborati dal Cnr-Irpi. I cambiamenti climatici con le precipitazioni sempre più intense e frequenti con trombe d’aria, grandinate e vere e proprie bombe d acqua, si abbattono su un terreno reso più vulnerabile dalla cementificazione e dell’abbandono delle aree marginali, ma anche della mancanza di programmazione adeguata che valorizzi il ruolo di chi vive e lavora sul territorio come gli agricoltori. A questa situazione – si legge nella nota della Coldiretti – non è infatti certamente estraneo il fatto che un modello di sviluppo sbagliato ha tagliato del 15 per cento le campagne e fatto perdere negli ultimi venti anni. 2,15 milioni di ettari di terra coltivata determinante nel mitigare il rischio idrogeologico. Ogni giorno – precisa la Coldiretti – viene sottratta terra agricola per un equivalente di circa 400 campi da calcio (288 ettari) che vengono abbandonati o occupati dal cemento che non riesce ad assorbire la violenta caduta dell acqua. Ed è proprio l’agricoltura a pagare un conto salato del maltempo che ha fatto cadere quest’estate nel Gargano fino al 150 per cento di pioggia in piu rispetto alla media, secondo l analisi della Coldiretti sulla base della media di riferimento del periodo 1971 2000 dell Isac-Cnr.

Il Gargano – sottolinea la Coldiretti – è la zona dove si registra quest’estate la maggiore anomalia nell precipitazioni, nell intero territorio nazionale, che ha colpito duramente l agricoltura. Il risultato delle alluvioni e del maltempo nei campi sono – precisa la Coldiretti – milioni di euro di danni con una perdita fino 30 per cento del raccolto di pomodoro in un provincia che è leader in Italia nella produzione dell oro rosso ma perdite si contano anche per i vigneti. La situazione – aggiunge ancora la Coldiretti – è drammatica con intere aziende finite sotto l acqua o colpite da nubifragi e grandine con la perdita di un intero anno di lavoro e danni che in alcuni casi sono destinati da durare nel tempo.

Condividi sui social

Articoli correlati