Catricalà ritira candidatura a Consulta

ROMA – «Ringrazio i parlamentari che mi hanno votato ma chiedo loro di non sostenere ulteriormente la mia candidatura». Antonio Catricalà annuncia così il ritiro della sua candidatura per l’elezione dei due membri della Consulta da parte del Parlamento. «Non vorrei mettere a rischio la mia immagine professionale – afferma – e spero che il Parlamento possa più facilmente superare le contrapposizioni che hanno finora ostacolato l’elezione dei due giudici costituzionali».

Subito  in una nota il capogruppo di Forza Italia al Senato, Paolo Romani, commenta: «Ringrazio il professore Antonio Catricalà per aver prima accettato la candidatura a membro laico della Consulta e per la dignità con cui oggi rinuncia. Ho avuto modo di apprezzare personalmente la professionalità ed il valore del professor Catricalà, che certamente avrebbe ricoperto quest’incarico con estrema competenza e autorevolezza». E poi : «Nessuna fronda interna a Forza Italia dietro una scelta che è e deve essere frutto di un voto del Parlamento in seduta comune, come dispone la Costituzione: Forza Italia è dunque unita attorno al proprio leader, il Presidente Silvio Berlusconi, per la scelta di un nuovo candidato, di pari levatura e preparazione, che raccolga il favore di tutto il Parlamento», conclude Romani.

Sulla stessa linea anche il  Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia: «Ringrazio, a nome mio e di tutti i deputati di Forza Italia, l’amico professor Antonio Catricalà per la sensibilità e il grande senso di responsabilità istituzionale con i quali, dopo aver accettato la candidatura alla Corte Costituzionale, oggi decide di fare un passo indietro e rinunciare alla possibile elezione a membro laico della Consulta». Infine Brunetta aggiunge: «Conosco da anni Antonio Catricalà e in più occasioni ho avuto modo di apprezzare le sue doti umane e di grande servitore dello Stato. Forza Italia, ne sono certo, riuscirà ad individuare una nuova e adeguata personalità da proporre al Parlamento. Il tutto senza strappi o divisioni, con la guida saggia e decisiva del nostro presidente Silvio Berlusconi».

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