Primo giorno di scuola, anche il governo in classe. Renzi contestato a Palermo

ROMA – Oggi primo giorno di scuola per la maggior parte degli studenti italiani, comincia infatti l’anno scolastico in circa 15 regioni.

 

Il governo va in classe, la Boschi promette concorso per gli insegnati

Anche il governo è entrato in classe questa mattina per il primo giorno di scuola. I titolari dei dicasteri del governo Renzi hanno infatti risposto all’iniziativa del premier e ognuno di loro si è recato in un istituto, per lo più quello dove hanno studiato.
Renzi è andato a Palermo nell’istituto scolastico intitolato a don Peppino Puglisi, di cui ricorre oggi il 21esimo anniversario dall’omicidio, per mano mafiosa, mentre il ministro Giannini a Roma in una scuola della periferia, un istituto tecnico agrario. 

Il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, ha aperto il nuovo anno scolastico con un messaggio su Twitter. “”Cari ragazzi buon primo giorno. Oggi comincia l’anno de #labuonascuola. Partecipate anche voi su http://www.labuonascuola.gov.it“. Così”Tutto il Paese faccia clic”. Anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio twitta una frase e poi posta una foto della visita alla scuola Matilde di Canossà di Reggio Emilia: “Primo giorno di scuola. Presenza vera e sostegno. Educazione vero elemento competitivo”.
Il ministro per le Riforme istituzionali, Maria Elena Boschi, si è rivolta ai bambini della scuola Mameli, la stessa che lei ha frequentato, a Laterina, suo paese d’origine, dicendo: “Comincia un’avventura nuova e bella che dura tutta la vita, la scuola poi finirà ma di imparare non si finisce mai”. Ha poi promesso un nuovo concorso per gli insegnanti: “Dobbiamo esaurire le graduatorie che già ci sono, dopodiché resterà il concorso lo strumento per accedere all’insegnamento in modo trasparente.”  “Cercheremo il prossimo anno – ha continuato – di mettere chiarezza nella situazione degli insegnanti che sono precari da anni. Dovremo sostituire chi va in pensione, affronteremo anche le nuove esigenze perché sappiamo che sarà necessario avere più insegnanti per far fronte – ha aggiunto Boschi- alle esigenze degli studenti”.  “Sono qui per consegnarvi il programma del governo per farvi vedere come sarà la scuola nei prossimi anni – ha poi detto il ministro rivolta ai bambini – Tra due mesi come in tutte le altre scuole d’Italia torneremo per decidere quali sono le vostre idee per la scuola e voi mi direte che cosa vi piacerebbe studiare e cosa vorreste fare. Ci diamo appuntamento tra due mesi”. E ha poi concluso scherzosamente: “Dovete essere un pochino rompiscatole Con i vostri insegnanti, fare un sacco di domande e essere curiosi”.
Il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, durante la visita alla scuola elementare Mori del complesso 2 Giugno della Spezia ha dichiarato: “I ragazzi sono la benzina sulla quale deve girare il motore del nostro Paese, e credo che chi ha la la responsabilità di governo debba manifestare un incoraggiamento in questo loro ‘lavoro’ di apprendimento, il primo che un individuo viene chiamato a svolgere nell’interesse del paese”.

Franceschini al Liceo artistico Ripetta, impegno governo aumento risorse

Il ministro Dario Franceschini ha invece inaugurato il primo giorno di scuola nell’Aula Magna del liceo artistico Ripetta.  Il ministro della Cultura ha dichiarato che interesse prioritario del governo Renzi è quello di  incrementare le risorse economiche e valorizzare l’impegno dei docenti a favore della scuola, al fine di migliorare i percorsi scolastici degli studenti italiani che vivono su un territorio impregnato di millenaria cultura artistica, storico, ambientale. Il nuovo dirigente scolastico dello storico istituto, Loredana Cascelli rivolgendosi al ministro, ha affermato: “Il corso degli studi dei nostri giovani ha un chiaro collegamento con quanto il suo dicastero va promuovendo e realizzando per la valorizzazione dei beni culturali nazionali”. “Un deciso impegno della politica in questo senso – ha aggiunto – darebbe un forte contributo alla comunità scolastica”. Il ministro si è quindi impegnato a collaborare per l’ottimizzazione dell’offerta formativa dell’intero istituto, potenziandone le strutture, i laboratori e il nuovo indirizzo richiesto.

Le contestazioni

Tuttavia questo primo giorno di scuola non è stato esente da contestazioni. Il premier Matteo Renzi infatti è stato accolto con entusiasmo dagli alunni della scuola  Puglisi che ospita le classi di materna, primaria e media, con striscioni  di benvenuto “Welcome” e ”Il pizzo, il Bullismo degli adulti, Gli angeli della legalita’”. Ma fuori dall’istituto intitolato a don Puglisi, si sono svolte protese di precari della scuola e dei lavoratori edili.  Gli studenti medi e i docenti precari, vincitori di cattedra hanno contestato il presidente del Consiglio Matteo Renzi. Un grosso manifesto ‘urlava’ «fuori la casta», mentre i giovani intonavano lo slogan «No alla riforma della scuola», «Presidente vai via». Accanto a loro decine di docenti vincitori di concorso ma rimasti senza cattedra, i precari del bacino ex Pip estromessi recentemente dalla Regione, gli edili del capoluogo che chiedono certezze occupazionali e gli addetti del call center Accenture i cui posti sono a rischio.

A Roma invece la Rete studenti Medi ha organizzato un blitz davanti al Miur. “La scuola siamo noi!”. E’ la scritta sullo striscione  esposto davanti al ministero dell’Istruzione. Viviamo sulla nostra pelle tutti i problemi della scuola ed è per questo che “dobbiamo essere i protagonisti di questa rivoluzione”, oggi “saremo davanti alle scuole di tutta Italia” per far scrivere agli studenti le loro idee, per poi spedirle a Matteo Renzi e a Stefania Giannini e continueremo fino al 10 ottobre”, ha annunciato il portavoce della Rete degli studenti medi, Alberto Irone 

 

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