Isis. Parte l’attacco ai terroristi siriani dell’Isis

WASHINGTON – Sono iniziati i questa notte i raid aerei americani in Siria, proprio alla viglilia dell’intervento di Barack Obama all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

Il portavoce del Pentagono, il contrammiraglio John Kirby, ha annunciato l’intervento specificando che sono in corso «bombardamenti aerei e il lancio di missili da crociera Tomahawk (fino a 2.500 km di gittata). Visto che le azioni sono in corso non siamo in grado di fornire ulteriori elementi».I primi obiettivi della lista da colpire degli jiahdisti sunniti dello Stato Islamico (Isis) sono una ventina. 

Incursioni aeree e missili da crociera saranno lanciati dai jet degli Stati Uniti e dai 4 paesi arabi che appoggiano l’azione militare.ovvero Giordania, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Barhein, mentre il Qatar  fornisce sostegno indiretto con la più grande base aerea americana fuori dagli USA, quella di Al Udeid. All’operazione stanno prendendo parte per la prima volta nella storia i più sosfisticati caccia Usa, gli F-22 Raptor, aerei completamente invisibili ai radar (stealth) che non sono mai stati impiegati in azione dalla loro entrata in servizio nel dicembre del 2005. Fonti del Pentagono informano che almeno un incrociatore lanciamissili è impegnato nell’azione con il lancio di missili da crociera, mentre sono usati anche decine di dreni.

I raid si stanno concentrando sulla zona di Raqqa, la roccaforte di Isis in Siria, dove il 28 luglio 2013 venne rapito il gesuita padre Paolo Dall’Oglio. Obama nei giorni scorsi aveva avvertito Isis che non avrebbe potuto contare su alcun rifugio sicuro in cui nascondersi.  Il regime siriano di Bashar Assad sostiene di essere stato informato dell’inizio dei raid nonostante Washington avesse ripetutamente ribadito nei giorni scorsi che avrebbe agito senza chiedere alcuna autorizzazione a Damasco.

Nei raid uccisi 30 jihadisti

I raid americani  hanno ucciso, oltre a circa a una ventina di jihadisti dell’Isis, almeno 30 uomini del fronte al Nusra, la branca siriana di al Qaida.  Il Pentagono ha precisato che gli attacchi sono stati condotti con «aerei caccia, bombardieri e missili Tomahawk» sparati da navi ancora nel mar Rosso e nel Golfo. Secondo un responsabile del Pentagono il principale obbiettivo dei raid sono le postazioni dell’Isis a Raq, nel nord della Siria, di fatto autentico centro di potere dell’organizzazione.

 

 

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