Jobs act. Il governo incassa la fiducia. 165 favorevoli, 111 contrari

ROMA – E’ stata una giornata lunga e pesantissima quella a Palazzo Madama. La discussione per il jobs acta si è prolungato per tutta la notte, in un clima di tensione e conotnuo scontro. Il voto di fiducia che doveva arrivare alle 21, è slittato alle 23, ma solo dieci minuti dopo la mezzanotte il presidente del Senato ha dato il via alla chiama.

Una votazione palese per appello nominale, durante la quale i senatori sono sfilati davanti al banco della presidenza dichiarando il voto ad alta voce.  All’una di notte il maxiemendamento ha ottenuto il via libera con 165 voti favorevoli, 111 contrari  e 2 astenuti.  

Fino all’ultimo si è battagliato sull’argomento con urla, spintoni, lanci di monetine e addirittura il lancio di un libro contro il presidente  Grasso. Matteo Renzi, dal canto suo, ha detto che “la verità vera è che questo Paese lo cambiamo. Non molliamo di un centimetro e con tenacia raggiungeremo l’obiettivo”. E infine Renzi ha criticato fortemente quanto accaduto in aula: “Se ogni volta che presentiamo delle riforme in Senato dobbiamo assistere a queste sceneggiate non è elemento di preoccupazione, a me preoccupa la disoccupazione non l’opposizione. Il Jobs act sarà approvato stanotte, abbiamo aspettato vent’anni e i miei senatori non hanno problemi ad aspettare qualche ora per portare a casa il risultato”.

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