Scuola. La Camera dice sì alla riforma. La protesta continua

ROMA – Sì dell’Aula della Camera alla riforma della scuola. Il testo, è stato approvato a Montecitorio con 316 voti a favore, 137 contrari ed un astenuto, passa al Senato.  

 Tuttavia, nonotsante l’ìapprovazione sindacati, studenti e docenti annunciano battaglia. Come dice Susanna Camusso “la battaglia del sindacato contro la riforma della scuola continuerà anche dopo il voto del Parlamento. Il governo aveva  annunciato che avrebbe discusso ma nei fatti continua a difendere il suo progetto”” di una riforma legata ad una logica emergenziale”. “Con altrettanta nettezza  diciamo che con il voto di oggi non si chiude la battaglia, ma continua”. 

Anche gli studenti sulla stessa linea.  Dopo l’approvazione alla Camera della riforma della scuola del governo Renzi le associazioni degli studenti annunciano nuove mobilitazioni contro il disegno di legge, che nel passaggio al Senato deve essere cambiato “radicalmente”. “Il DdL appena approvato alla Camera non è buona  scuola, ma autoritarismo e diseguaglianza””, dice Alberto Irone, portavoce nazionale Rete Studenti Medi: “Abbiamo chiesto tutti insieme di cambiare i punti chiave del testo, ma il Governo non ha voluto ascoltare il mondo della scuola. Questo DdL così è inaccettabile e rovinerà la scuola italiana: accentramento dei poteri decisionali nelle mani del preside-manager, arbitrio invece che valutazione, finanziamenti privati diretti alle scuole, nessun finanziamento al diritto allo studio. Questa non è autonoma scolastica, basata sulla cooperazione, la democrazia, la lotta alla diseguaglianza: è una scuola-azienda che produce diseguaglianze. Ora partirà una grande mobilitazione nelle scuole  per chiedere di stravolgere questo DdL al Senato”.

 

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