Saif al Adel, nominato il successore di Osama Bin Laden

ROMA – Sarebbe l’egiziano Saif al Adel il successore di Osama Bin Laden, ucciso dopo il blitz di Abbottabad . Almeno è questo quanto  rivelato da Noman Benotman, il capo di una organizzazione vicina ad Al Qaeda poi dissociatosi dal jihadismo.

La decisione ad interim sarebbe stata presa dai capi qaedisti che operano tra Pakistan e Afghanistan, perché l’organo deputato alla successione è al momento impossibilitato a riunirsi. Ma potrebbe non essere condivisa dai capi sauditi e yemeniti del movimento.  Secondo Al Jazira, invece, Mustafa al-Yemeni, potrebbe essere il nuovo coordinatore delle attività militari del gruppo terroristico. Questa nomina di Seif al-Adel come successore di Osama Bin Laden alla guida di al-Qaeda consacra ufficialmente il ruolo chiave della corrente egiziana all’interno della formazione terroristica.

 

A settembre dello scorso anno, il terrorista egiziano è stato infatti liberato dalle autorità iraniane che lo tenevano sotto custodia dal 2002, anno in cui ha tentato di fuggire dai raid aerei americani in Afghanistan entrando nel paese vicino. Nel settembre del 2010 il giornale kuwaitiano ‘al-Rai al-Amm’ ha annunciato che Seif al-Adel era ritornato in Afghanistan per riprendere la leadership del gruppo, dopo quasi otto anni di detenzione in Iran. Il 50enne, ex ufficiale delle Forze speciali egiziane, finora alla guida del ramo egiziano di al-Qaeda, è stato scelto però solo temporaneamente come successore di Bin Laden, di fronte al nervosismo della ‘comunità jihadistà internazionale per la mancanza di un vero e proprio leader del terrorismo islamico all’altezza di quello ucciso due settimane fa. L’unico esponente del gruppo armato più noto di lui e dotato di maggiore carisma agli occhi dei militanti è lo yemenita Anwar al-Awlaki.

Saif al Adel è da sempre membro del Majlis Shura di al-Qaeda. Considerato il responsabile dei campi di addestramento del gruppo non solo in Afghanistan, ma anche in Pakistan e in Sudan, avrebbe addestrato anche gli attuali capi dei Giovani Muijahidin somali i quali, una volta rientrati in patria dall’Afghanistan, hanno aperto il primo campo di addestramento militare nella zona di Ras Kamboni, nel sud del paese africano. Saif al Adel è probabilmente una delle menti dell’attentato al presidente egiziano Anwar Sadat del 1981. Nel 1988 fuggì dal suo paese per combattere contro le truppe sovietiche in Afghanistan e subito dopo seguì Bin Laden in Sudan, dove addestrò le nuove leve del gruppo all’uso delle armi. È sposato con la figlia del terrorista Mustafa Hamid, dalla quale ha avuto cinque figli. Nel 2000 viveva stabilmente nel distretto di Parwan a Kabul.

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