Crisi marò, Tribunale Mare: Italia e India sospendano procedure

AMBURGO – Il Tribunale internazionale del diritto del mare di Amburgo ha chiesto all’Italia e all’India di sospendere ogni procedura giudiziaria o amministrativa nei confronti dei due marò Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, in attesa della pronuncia del tribunale arbitrale in via di costituzione.

Inoltre in relazione alle misure cautelari che riguardano i due fucilieri di Marina, il tribunale ha chiesto a Roma e Delhi di presentare un rapporto entro il 24 settembre 2015. Le due decisioni dei giudici internazionali sulle richieste italiane sono state prese a maggioranza.

Il Tribunale internazionale di Amburgo stabilisce che “”in attesa della decisione del tribunale arbitrale prevista dall’allegato VII, la seguente misura in applicazione dell’articolo 290, paragrafo 5, della Convenzione: L’Italia e l’India devono entrambe sospendere qualsiasi procedure giudiziaria e astenersi dall’avviarne di nuove che fossero suscettibili di aggravare o estendere il dissidio sottoposto al tribunale arbitrale previsto all’allegato VII, o di compromettere l’applicazione di qualsiasi decisione che il Tribunale possa prendere o di arrecarvi pregiudizio””. A favore della sentenza hanno votato 15 giudici, fra cui il presidente Vladimir Golitsyn, 6 contrari.Inoltre, con la stessa maggioranza, il tribunale, in relazione al ritorno di Girone in Italia e alla permanenza di Latorre nel nostro Paese, “”ha stabilito che l’Italia e l’India, ognuna per quanto la concerne, dovranno presentare al piu tardi entro il 24 settembre 2015, un rapporto iniziale”” e “”ha autorizzato il presidente a chiedere loro, dopo questa data, qualsiasi complemento di informazione che potrebbe risultare utile””.

Il Tribunale ha riconosciuto la “natura dei diritti” sollevati dalla disputa fra Italia e India prescrivendo che i due paesi “sospendano l’esercizio dell’azione giudiziaria e non ne intraprendano di nuove che possano aggravare o allungare la disputa stessa”. Lo scrive il giudice Francesco Forcioni nominato ad hoc dall’Italia alla corte di Amburgo nelle sue valutazioni sul verdetto. “Ma – si domanda Forcioni – come possono essere efficaci tali misure senza che vengano revocate, pro tempore, le misure di limitazione della libertà individuale dei due marò italiani?”

Meloni, governo incompetente

“Il governo Renzi, dopo aver immotivatamente atteso mesi e mesi prima di ricorrere all’arbitrato internazionale, riesce nell’impossibile impresa di farsi respingere dal tribunale del mare di Amburgo le legittime richieste dell’Italia sulla sospensione delle misure cautelari nei confronti dei maro’ Latorre e Girone”. Lo dichiara il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, secondo la quale “era un rigore a porta vuota che solo questo esecutivo incompetente e superficiale poteva riuscire a sbagliare. Inadeguatezza che mette ogni giorno in pericolo i militari e i cittadini italiani”. 

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