PARIGI – A Calais in Francia, oggi ha avuto luogo la manifestazione internazionale indetta per oggi dalla CISPM, Coalizione Internazionale dei Sans-papiers, Migranti, Rifugiati e Richiedenti Asilo.
La manifestazione è stata indetta come prima risposta alle decisioni assunte dall’ultimo summit dei capi di Stato e di Governo dell’Unione Europea, che ha confermato le politiche già intraprese proseguendo nella costruzione dei muri e nella ricerca di un accordo con l’Unione Africana per la deportazione dei migranti. Previsto per 10.00 di questa mattina, il corteo ha rimandato il suo inizio per consentire l’arrivo di tutte le delegazioni attese: 5 pullman da Parigi e partecipanti da Marocco, Germania, Spagna e Belgio, Italia; quest’ultima presente con una rappresentanza dell’USB.
Composto da oltre 1.000 fra migranti, sans-papiers, richiedenti asilo e rifugiati, il corteo ha preso le mosse dalla strada antistante il centro di detenzione dei migranti, luogo simbolo del processo di repressione e disumanizzazione in atto in Europa. Una lunghissima fila di camion è ancora incolonnata per l’Eurotunnel, lungo l’arteria da cui sono stati abbattuti tutti gli alberi per impedire che qualcuno potesse trovarvi rifugio.
La manifestazione ha ricevuto il sostegno e la solidarietà dell’Ufficio Europeo della Federazione Sindacale Mondiale (FSM/WFTU) e dell’Unione Sindacale di Base. “Dopo il teatrino degli ultimi giorni, mentre migliaia di esseri umani chiedono il diritto alla vita, l’ennesimo summit a Bruxelles dei capi di Stato e di Governo dell’Unione europea ha confermato la strada già imboccata, ovvero la costruzione dei muri e la ricerca di un accordo con l’Unione Africana per la deportazione dei migranti, eccetto i siriani e gli eritrei”: lo dichiara da Parigi Aboubakar Soumahoro, portavoce Cispm (Coalizione Internazionale dei Sans-papiers, Migranti, Rifugiati e Richiedenti Asilo) e membro dell’esecutivo nazionale USB annunciando l’adesione alla manifestazione di oggi a Calais promossa dalla Coalizione internazionale Sans-papiers e migranti con delegazioni, oltre che italiane e francesi, da Marocco, Germania, Spagna e Belgio. E aggiunge che “l’Italia, con il Presidente del Consiglio Matteo Renzi che continua a latitare sul tema, ha di fatto abbracciato questa politica dei muri”.