Air France annuncia tagli. Direttore del personale sfugge al linciaggio

ROMA – Hanno immediatamente fatto il giro del mondo le immagini del direttore del personale di AirFrance, Xavier Broseta, che scavalca la recinzione del quartier generale a Roissy, alle porte di Parigi, a torso nudo dopo essersi lacerato la camicia fuggendo da una folla di dipendenti inferociti, che avevano tutta l’aria di volerlo linciare.

A scatenare la violenta protesta il piano di tagli annunciato dall’azienda, quasi 3 mila posti di lavoro in meno. Il tutto all’indomani della rottura del tavolo con i piloti, che al vettore francese guadagnano fino a 250 mila euro l’anno e a cui si chiedeva circa 100 ore di servizio in più. I sindacati hanno respinto la richiesta, definendola un taglio di fatto alle retribuzioni e l’azienda ha deciso di tirare dritto con il riassetto.Quattro sigle sindacali hanno subito minacciato scioperi ma questo non è bastato alle centinaia di dipendenti che da questa mattina assediavano la sede del vettore, dove si stava svolgendo un Consiglio di amministrazione. Hanno letteralmente assaltato il complesso, sfondando le entrate e costringendo alla fuga i manager mentre gli agenti di polizia presenti non riuscivano a contenere i disordini.

I tagli di Air france

Air France taglierà la flotta lungo raggio portandola da 107 aerei nel 2015 a 93 entro l”estate del 2017 in modo da realizzare risparmi fino a 200 milioni di euro nel periodo; chiuderà entro il 2017 5 rotte e 35 frequenze settimanali lungo raggio e ridurrà la capacità di circa il 10% tra il 2015 e il 2017. Sono queste in sintesi le linee guida del piano di ristrutturazione che Air France, dopo il fallimento della trattativa con i sindacati per l”entrata in vigore di misure per migliorare la produttività del gruppo, ha presentato al Comitato aziendale (Cce) e che porteranno al taglio di 2.900 posti di lavoro. Particolarmente colpiti dagli esuberi saranno il personale di terra (1.700 esuberi), gli assistenti di volo (900) e i piloti (300). La compagnia francese non esclude che ci potrebbero essere licenziamenti in mancanza di un accordo sugli esodi volontari. “Ci rammarichiamo del fatto che nessun accordo con i sindacati dei piloti e degli assistenti di volodi Air France sia stato trovato. Il raddrizzamento della compagnia non potrà che compiersi grazie alla mobilitazione di tutti i dipendenti”, sottolinea il Ceo di Air France – Klm, Alexandre de Juniac. “La direzione di Air France -aggiunge- resta disponibile a riprendere le trattative con i sindacati”.

Il gruppo, in merito agli incidenti scoppiati in occasione della presentazione del piano al Cce da parte del presidente e ad di Air France, Frédéric Gagey, “condanna con la più grande fermezza le violenze fisiche accadute a margine del Comitato centrale aziendale”. Questi eventi, comunque, si legge nella nota di Air France, “non cambiano la volontà della direzione di proseguire le discussioni con le parti sociali per l”entrate in vigore delle misure per il raddrizzamento della compagnia”. Air France – Klm mantiene i suoi target finanziari per il 2017: una riduzione dei costi unitari dell”1,5% l”anno in media per il periodo 2015-17e un ratio di debito netto adjusted su Ebitdar intorno al 2,5% in 2017.

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