Scuola. Arriva la risposta a Renzi. Ecco la Nuova Università

La proposta degli studenti e delle studentesse di Link – Coordinamento Universitario per una riforma complessiva e radicale dell’università

ROMA – Con la Nuova Università gli studenti e le studentesse hanno deciso di prendere parola, di rivendicare e praticare un processo democratico di costruzione dal basso della proposta di cambiamento dei nostri atenei, di essere cioè protagonisti di un progetto di riforma complessiva e radicale del sistema universitario.  

Sistema universitario di cui oggi si coglie facilmente la forte contraddizione interna, non essendo questo in grado di svolgere il suo fondamentale ruolo sociale: è un sistema che non è funzionale allo sviluppo socioeconimico, bensì legittima e rafforza le disuguaglianze esistenti in quanto strutturalmente definanziato, competitivo, sempre più inaccessibile, spesso subordinato alle esigenze di un mercato del lavoro precarizzato e che richiede generalmente basse competenze, un sistema che è minato al suo interno dalla piaga del baronato, che ha sedimentato nel tempo un assetto di poteri dalla struttura “feudale”.

“E’ per questo che abbiamo l’esigenza irrimandabile di porre al centro del dibattito pubblico il tema della formazione universitaria; – dichiara Alberto Campailla, portavoce di Link – Coordinamento Universitario – Il mondo dell’università ha infatti subito in questi anni riforme pesanti e drastiche che hanno portato ad una contrazione delle risorse, ad un allargamento delle disuguaglianze territoriali tra nord e sud della penisola e ad una oggettiva insostenibilità ed inaccessibilità degli stessi; si tratta quindi di un mondo martoriato che potrebbe oggi ricevere l’ennesimo colpo: il Governo ha palesato la volontà di intervenire in materia universitaria, con dei provvedimenti che nonostante i condimenti retorici si collocheranno inesorabilmente nel solco tracciato dalle riforme antecedenti”.  

“Ma noi studentesse e studenti questa volta vogliamo giocare d’anticipo: siamo consapevoli infatti che la nostra azione non può più limitarsi al mero contrasto a provvedimenti contingenti,- continua Campailla – sappiamo di non avere più nulla da difendere e lo status quo non ci interessa, dobbiamo giocare d’attacco dettando i nostri tempi ed i nostri contenuti al Governo e costruendo noi stessi l’idea di università, radicalmente differente, su cui abbiamo a lungo discusso, ragionato, che abbiamo a lungo sognato”.

“Rispondendo a chi dice che non ci sono istanze di proposta da parte dell’università, come dichiarato stamane dall’Onorevole Puglisi, abbiamo costruito la Nuova Università, per riaprire il dibattito con tutte le componenti della comunità accademica – a partire dall’assemblea promossa dalla FLC-CGIL dell’ 1 e 2 ottobre. Serve una idea diversa del ruolo che l’università può avere in questo Paese; ruolo che non può che essere incompatibile con l’assetto attuale e realmente funzionale alla costruzione di un modello di sviluppo differente; – Conclude il portavoce di Link – ecco la nostra alternativa radicale, l’idea di università di tutti e per tutti che saremo ostinati a portare avanti costruendo un lungo autunno di discussione, partecipazione e mobilitazione”.

Ecco la proposta della nuova università 

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