Omicidio Litvinenko. Putin, il possibile mandante

LONDRA –  Vladimir Putin ha “probabilmente” autorizzato l’omicidio di Alexander Litvinenko.

Sono queste le conclusioni sull’intricato caso dell’ ex agente segreto russo morto nel 2006 a Londra all’età di 43 anni, pochi giorni dopo essere stato avvelenato con del polonio-210.  Ma non è tutto. Secondo il giudice Owen, Andrei Lugovoi e Dimitri Kovtun, altri due ex agenti segreti russi, l’avrebbero avvelenato seguendo le istruzioni dell’Fsb, i servizi segreti di Mosca. 

La vedova di Litvinenko, Marina, ha già ricevuto una copia del rapporto e probabilmente terrà una conferenza stampa insieme al suo avvocato. Viste le responsabilitò, ora il governo britannico si  trova nell’imbarazzante situazione di dover imporre nuove sanzioni economiche alla Russia, in un momento in cui i buoni rapporti con Mosca sono ritenuti vitali in relazione alla soluzione del conflitto in Siria. Indiscrezioni trapelate nei giorni scorsi hanno  già indicato la netta contrarietà del Foreign Office all’ipotesi di  una risposta punitiva nei confronti di Mosca.

Litvinenko, che all’epoca della morte era un cittadino britannico, si spense a Londra nel novembre del 2006 dopo essere stato avvelenato con l’isotopo radioattivo polonio-210, probabilmente ingerito bevendo una tazza di té in un albergo della capitale britannica.

Condividi sui social

Articoli correlati