Il complottismo, fonte di ogni moderna diceria

GENOVA – Area 51, MK-ULTRA, Echelon… hanno sigle o nomi suggestivi, che catturano l’attenzione di tanti “credenti” e producono un’eco talmente vasta da richiamare l’attenzione dei produttori cinetelevisivi, dell’editoria e soprattuttto dell’universo social.

Sono i cardini del complottismo, la sottocultura che risponde a ogni domanda da parte di un pubblico che è contemporaneamente curioso e pigro, che è affamato di “tuttologia”, ma non ha tempo di studiare, di informarsi, di controllare le fonti dell’informazione. Il complottismo ha un tale séguito che marketing e politica attingono a piene mani dalla sua enorme mitologia, che si accresce ogni giorno producendo una lettura – e una lettteratura – parallela rispetto alla storiografia e all’informazione contemporanea. In questi giorni il complottismo si è sbizzarrito per dare alla tragedia di Bruxelles la consueta interpretazione secondo la quale “nulla è come sembra”. Nulla è come sembra, in questo pazzo mondo in mano agli Illuminati o al Quarto Reich, intenti a costruire insieme ai servizi segreti, alla massoneria e a misteriosi esseri telepatici provenienti da altri mondi (sic!) un Nuovo Ordine Mondiale.

Una misteriosa e inquietante realtà a più strati come una torta, in cui non manca mai la “ciliegina” antisemita, che vede la comunità ebraica sempre intenta a tramare per ottenere il controllo dell’economia globale. In questi giorni rimbalza attraverso social e blog il nome in codice MK-ULTRA, nell’àmbito di testi che spiegano gli attentati di Bruxelles come una messa in scena destinata a confondere – e controllare – le nostre menti. MK-ULTRA è un giocattolo che piace ai complottisti, sia quelli che hanno perso il contatto con la realtà, sia quelli strumentali, che hanno individuato un serbatoio di consensi politici (o di consumatori acritici di informazione) in questo tipo di ideologie fantasy, abbracciate oggi anche dai sinistroidi americani e dai gruppi antisemiti. Negli anni 1950 la Cia condusse una serie di esperimenti di condizionamento, poi abbandonati.

La sigla di tali esperimenti, pare fosse proprio MK-ULTRA. Intorno a quelle presunte ricerche segrete è fiorita una letteratura abbonante, con riviste, libri, conferenze. Nell’orbita di quel mondo càmpano personaggi improbabili: sedicenti testimoni di nefandezze dei servizi segreti o dell’esercito, scrittori di serie c, pseudopolitici. E non basta, perché cinema, tv, fumetti e videogiochi attingono a piene mani da questa sorgente di moderne dicerie. Il segreto di chi crea complottismo è semplice: interpretare gli eventi tragici del mondo (guerre, calamità, terrorismo ecc.), le conquiste tecnologiche, gli eventi economici e politici nell’ottica – appunto – complottista. Nulla è come sembra, ma tutto è manipolato da poteri occulti. Nuovi ordini, governi ombra, fino (ce n’è per tutti i gusti!) agli alieni! I complottisti osservano foto e video riferiti agli eventi mediatici come attraverso una lente deformante, cercando particolari singolari, apparenti contraddizioni. Materiale che serve loro – che siano in buona o cattiva fede – per dare una parvenza di credibilità alle più improbabili letture degli eventi.

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