Governo. Calenda il nuovo ministro, pronto al giuramento

ROMA – Come anticipato da Matteo Renzi nella trasmissione Che tempo che fa, sarà Carlo Calenda il nuovo ministro dello sviluppo economico. 

Quello di Calenda, ha sottolineato Renzi, “è un ritorno, è stato vice ministro” allo Sviluppo economico fino all’inizio dell”anno, “lo avevamo mandato a Bruxelles, non immaginavamo lo scandalo che ha portato alle dimissioni della Guidi”. Ed in proposito, Renzi ha sottolineato come sia “importante che qualche ministro, qualche politico si dimetta”. “Purtroppo – ha continuato – c”è stato uno scandalo, una pagina brutta, mi dispiace molto personalmente per quello che è successo a Federica Guidi, ma lei almeno ha avuto il coraggio ed il buonsenso di rassegnare le dimissioni”. Quindi, parlando della scelta di Calenda – che a Bruxelles si è insediato il 21 marzo scorso, prendendo il posto dell’ambasciatore Stefano Sannino, mandato a Madrid – Renzi ha spiegato quale deve essere il profilo del titolare dello Sviluppo economico. “A noi serve uno che sia in grado di maneggiare un ministero importante come quello dello Sviluppo economico – ha detto – che abbia l’intelligenza per ragionare del futuro, che vuol dire innovazione, manifattura 4.0, investimenti nelle aree di crisi”. Per questo, ha concluso, “ho chiesto a Calenda, che già governava la macchina del ministero, di tornare indietro da Bruxelles e la prossima settimana dovrebbe giurare al Quirinale”.

Chi è Calenda

Figlio dell’economista Fabio Calenda e della regista Cristina Comencini,   è nato a Roma nel 1973. Ex dirigente di azienda e vice ministro dello Sviluppo economico nei governi Letta e Renzi, dal marzo 2016 ricopriva la carica di Rappresentante dell’Italia presso l’Unione Europea. Laurea in giurisprudenza, Calenda ha lavorato nel 1998 alla Ferrari e in seguito è stato responsabile del marketing per Sky. Con Luca Cordero di Montezemolo ha ricoperto diversi ruoli di rilievo in Confindustria. La carriera politica inizia con il movimento Italia Futura e Scelta Civica: con il partito di Mario Monti si candida alla Camera, ma non viene eletto nel 2013. Il 2 maggio 2013 viene nominato vice ministro allo Sviluppo Economico del Governo Letta e confermato nel Governo Renzi con delega al commercio estero. Nel gennaio 2016 Renzi lo nomina Rappresentante permanente dell’Italia presso l’Unione Europea.  

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