Costi politica, legge rinviata. La delusione del M5S

ROMA – E’  battaglia aperta tra M5s e Pd sulla legge che dimezza gli stipendi dei parlamentari presentata dal Movimento 5 Stelle che questo pomeriggio è stata rinviata alla Camera. 

“Qualunque porcata renziana viene approvata” mentre la proposta del Movimento 5 Stelle per ridurre lo stipendio dei parlamentari “é stata rinviata con un escamotage tipico della partitocrazia”, ha detto Alessandro Di Battista del Movimento 5 Stelle in piazza Montecitorio, poco prima di intervenire davanti ai supporter grillini arrivati davanti alla Camera. E poi: “Renzi e’ un buffone, un mentitore seriale, mi sta sui coglioni”. Lo dice Alessandro Di Battista, parlando in piazza Montecitorio, accolto dall’applauso dei circa 200 manifestanti del Movimento 5 stelle. “Giustamente- aggiunge- la gente gli vuole tirare un pomoderetto marcio in faccia”. Anche Beppe Grillo si unisce al coro di critiche contro la maggioranza: ”Il Pd ha votato per affossare la nostra proposta di dimezzamento degli stipendi dei parlamentari! #renzinonnasconderti”.

Il Movimento 5 Stelle, tuttavia, non si arrende ed è deciso a tornare all’attacco sul provvedimento che taglia gli stipendi dei parlamentari. Dopo il voto dell’aula della Camera che ha stabilito il ritorno in commissione della pdl targata M5S, i 5 Stelle puntano a riportare in aula a Montecitorio la proposta di legge nel mese di novembre. La prima firmataria della pdl, Roberta Lombardi, spiega: “Nella conferenza dei capigruppo di oggi abbiamo gia’ chiesto di prevedere per l’aula di novembre l’esame della nostra proposta di legge, ove concluso in commissione. Perche’ gia’ sapevamo come sarebbe andata a finire e che il Pd e gli altri avrebbero votato per il rinvio in commissione”. 

Oggi le due fazioni politiche si sono scontrate a colpi di tweet

Carlo Sibilia, deputato Cinque stelle  aveva scritto in un tweet: “Cari Deputati Pd volete ridurre i costi della politica? Dimezzatevi lo stipendio. Votate si’ alla nostra legge oggi in aula. Pace e bene”. Intanto replicavano i deputati Dem con un altro messaggio sul social network: “Per ridurre davvero i costi della politica ‘Bastaunsi” alla riforma costituzionale. Il resto e’ demagogia utile solo ai vostri click”. 

L’esponente grillino, con un secondo post, ha tenuto il punto: “I parlamentari del Movimento hanno dato 18 milioni dei loro stipendi alle imprese italiane. I Deputati Pd zero”, affermava provocando la risposta del Pd che ricorda che l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti “fa risparmiare 470 milioni di euro e la riforma costituzionale 500 milioni”. Carlo Sibilia ha infine ribattuto: “Intanto insieme agli altri vi siete intascati 42 milioni di euro con la legge Boccadutri. E bravi…”. 

Condividi sui social

Articoli correlati