Governo diviso sull’emergenza rifiuti. Napoli nel caos

NAPOLI – La Camera dei deputati approva il testo riguardante lo sblocco dei fondi per la raccolta dei rifiuti, su cui la ministra Prestigiacomo aveva espresso parere favorevole, ma questo non ha impedito al decreto legge sull’emergenza rifiuti in Campania, duramente contestato dal Carroccio, di ritornare in Commissione per un riesame.

Dario Franceschini, capogruppo Pd alla Camera, ha parlato di scellerato voto di scambio: “La maggioranza sta votando contro i suoi pareri, o diversamente dai suoi pareri, per avere il voto della Lega su Papa”. Luciano Dussin, della Lega Nord, respinge le accuse parlando invece di irresponsabilità del sindaco di Napoli che “si rifiuta di dare il suo assenso alla costruzione di un termovalorizzatore in città”. Il decreto dunque passerà al riesame in Commissione Ambiente della Camera, e con molta probabilità decadrà, giacché la cui scadenza è fissata per il 30 agosto e ci sono nel mezzo le vacanze estive. Si ipotizza un nuovo decreto, pensato per il mese di settembre.
Ad aggravare la situazione è arrivata anche l’inchiesta della Procura di Napoli per presunte irregolarità negli appalti per la gestione rifiuti. Questa mattina sono state arrestate due persone. Si tratta di Giovanni Faggiano e Corrado Cigliano; quest’ultimo era già stato arrestato ad aprile assieme al fratello Dario, consigliere provinciale del Pdl, e al padre Antonio. L’accusa per gli indagati è di aver stipulato accordi con società cooperative per assumere senza che ce ne fosse il reale bisogno personale di serrvizio. Il tutto correlato da tangenti che sarebbero state versate anche a funzionari dell’Asia, società che si occupa della gestione dei rifiuti nel capoluogo campano. Un giro di mazzette e assunzioni illegali su cui gli inquirenti stanno lavorando da tempo.

Il Comune di Napoli si costituirà persona offesa nel procedimento in atto. “Appena ho appreso la notizia, ho dato mandato al capo di Gabinetto di investire immediatamente l’Avvocatura per costituirci come persona offesa in questo procedimento perché il Comune di Napoli, se ci sono illeciti accertati dalla magistratura, si costituirà parte civile. Ma già nel procedimento penale, quindi in fase di indagine, vorremmo costituirci come persona offesa e dare il massimo della nostra disponibilità”, ha dichiarato De Magistris.

In questi giorni il sindaco ha dovuto risolvere anche il problema della Lavajet che, insieme con Asia, si occupa dei servizi di igiene ambientale in città. Ebbene ieri i dipendenti hanno incrociato le braccia per protestare contro il mancato pagamento della quattordicesima mensilità. De Magistris ha parlato di tolleranza zero per chi non porta rispetto ai contratti di lavoro. “C’e’ un’ordinanza del sindaco che va rispettata (…) O tutti scendono per strada a lavorare, anche in condizioni difficili, perché non sappiamo dove andare a sversare, o prenderemo decisioni drastiche, anche in quella direzione”, ha commentato. Anche il presidente dell’Asia è stato molto critico sulla faccenda: “Ogni volta che la città affonda i dipendenti di Lavajet non aiutano”. Fortunatamente la vertenza è rientrata dopo l’accordo raggiunto col Comune di pagare le mensilità arretrate entro lunedì prossimo.
In città il malumore sta diventando incandescente. Napoli è invasa dai rifiuti, ha gli Stir ingombri e le discariche al collasso. In più i dipendenti delle cooperative addette alla raccolta protestano per le mancate retribuzioni ed è in atto un’inchiesta della Procura su presunte irregolarità negli appalti. Dopo l’ostilità della Lega il problema potrebbe anche degenarare. L’ipotesi più probabile è che il Governo scivoli proprio sui rifiuti campani.

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