Cairo. Assaltata l’ambasciata israeliana: tre morti e più di mille feriti

CAIRO – “Incidente serio, evitato un disastro”, ha detto Benjamin Netanyahu, il premier israeliano.  Ieri sera un migliaio di egiziani hanno assalito l’ambasciata israeliana al Cairo: dopo l’intervento risolutivo della polizia il bilancio è per il momento di tre vittime e 1049 feriti; l’ambasciatore israeliano e il suo staff sono stati fatti rimpatriare. 

 

 

Questa mattina gli scontri sono ripresi: c’è stata una sparatoria di fronte  all’università che si trova accanto all’ambasciata. Esercito e polizia hanno portato sul posto decine di mezzi blindati. Nell’area degli incidenti tante automobili incendiate, detriti , vetri rotti, e ancora fumo di lacrimogeni. Netanyahu ha chiesto aiuto a Obama, che è subito intervenuto lanciando un appello al premier egiziano, affinché garantisca la sicurezza dell’ambasciata.

Causa degli scontri, la morte giorni fa di 5 poliziotti egiziani sul confine per mano di agenti israeliani, durante un’operazione legata agli attentati Eilat 1.
Ieri sera, quindi, dopo la preghiera del venerdì, un migliaio di egiziani si sono radunati davanti all’ambasciata, dapprima per protestare, poi per assalire. I manifestanti hanno abbattuto un muro di protezione dell’edificio, poi hanno fatto irruzione, gettando nel panico tutto il personale diplomatico. Mentre ambasciatore e staff scappavano in aeroporto per volare in patria, i manifestanti prendevano il controllo della sede diplomatica, devastandola, lanciando documenti dalle finestre e rimuovendo la bandiera israeliana dall’asta in cima all’edificio.

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