Per Mister B un regalo firmato Versace: “Me ne vado”

ROMA – Regalo di compleanno firmato “Versace”. È quello recapitato a Silvio Berlusconi nel giorno del suo 75° genetliaco. Un pensiero che certo si addice ad un “giovanotto” della sua età ma che forse avrebbe cortesemente rimandato al mittente se ne avesse conosciuto in anticipo il contenuto. «Sono rimasto deluso da Berlusconi.

Dice tante belle parole, ma fatti zero».  È con queste parole di accompagnamento che Santo Versace commenta la sua uscita dal Pdl. «Non abbiamo rispettato il programma con cui siamo stati eletti, non abbiamo eliminato le province, non abbiamo tagliato la spesa pubblica e abbiamo aumentato le tasse invece di abbassarle. – rileva il deputato calabrese – Sessanta miliardi di euro sono persi grazie alla corruzione e non è solo colpa della crisi, c’è un problema di etica, anche interno al partito». L’imprenditore proprio ieri sera ha dato il suo annuncio in tv spiegando di aver già consegnato la lettera di dimissioni dal Pdl sia a Fabrizio Cicchito, capogruppo del Pdl a Montecitorio, che al presidente della Camera Gianfranco Fini.

«Sono sceso in campo mettendoci la faccia – ha detto Versace – e il mio nome, che significa prestigio internazionale, per fare quello che ho sempre fatto: lavorare per i cittadini. Amo la politica e continuerò a farla e sono e resto un deputato della Repubblica ed il mio obiettivo non è cercare una collocazione ma riuscire a convincere gli altri colleghi a concentrarsi e lavorare sui fatti». L’uscita di Santo Versace, nel dopo manovra, mette in evidenza lo stato di depauperamento del Pdl e che la creatura di Berlusconi si stia lentamente sbriciolando. «Nel Pdl c’è un sacco di gente che comincia a pensare che non si possa più restare legati mani e piedi a Berlusconi e al suo destino. Molti parlamentari, e tra loro anche personaggi autorevoli, si sono ormai convinti che sia necessario andare a un governo di emergenza nazionale, di solidarietà nazionale». L’imprenditore della moda avverte: «Scriva così: Versace si era un pò rotto di stare nel Pdl a non fare niente. Io ho sopportato, sopportato, ma poi…». «Magari -dice Versace riferendosi a Silvio Berlusconi- si sveglia, magari capisce che così il partito gli si sta sbriciolando tra le mani».

Immediata l’adesione di Versace al Gruppo Misto ma voci incalzanti lo vedrebbero già vicino all’Udc di Casini. «Non ci sono stati contatti con lui e non mi interesso di dove vada ora. Lui ha fatto un gesto di denuncia civile e politica e credo che nel Pdl ci siano altri che condividano le sue posizioni. -così il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini nel corso di una conferenza stampa alla Camera – Lo ringrazio per la riconoscenza nei miei confronti».
Le parole di Versace aprono la strada ad una “fuga” dal Pdl…Chi sarà il prossimo? Si accettano scommesse!

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