Genzano. La villa del tesoriere Lusi. Intervista esclusiva al movimento “Occupy villa cedro”

GENZANO (ROMA) – Villa Cedro (o Villa Hodert) è un tassello importante del patrimonio artistico di Genzano: un edificio seicentesco balzato però agli onori della cronaca per motivazioni molto poco nobili sotto il nome di Villa Lusi.

Il tesoriere della Margherita, parlamentare ex Pd, ne è infatti proprietario da alcuni anni. E sembrerebbe che i soldi della compravendita derivino proprio da quella sottrazione indebita di fondi pubblici per i quali è attualmente sotto inchiesta. La comunità genzanese non ha tardato a farsi sentire e ha dato vita a  un movimento denominato “Occupy villa cedro”.Si chiede a gran voce che venga restituito immediatamente il frutto di un gioco sporco, di una sottrazione indebita a danno degli stessi cittadini i quali ieri hanno manifestato all’ingresso della proprietà il loro malcontento facendo delle precise rivendicazioni circa la situazione attuale.
Per scandagliare un po’ più a fondo quanto sta accadendo, ne parliamo con uno dei protagonisti del movimento. Ci chiede di poter rimanere anonimo, poiché, ci dice, è interessante esclusivamente far emergere il movimento e le sue ragioni, non un nome in particolare.  

Innanzitutto ti chiedo come siete venuti a conoscenza del fatto, se tramite i media o perchè siete stati direttamente informati come cittadini di quanto accaduto.
É dal 2009 circa che il senatore Lusi è un volto abituale della zona dei castelli romani. In molti erano a conoscenza del fatto che Villa Cedro fosse divenuta di sua proprietà. Di certo non potevamo immaginare che i soldi della compravendita avessero origini illegali. Non appena appreso dai giornali e dalla magistratura quanto successo, abbiamo pensato di muoverci.

Da chi è composto il movimento?
Sostanzialmente da persone comuni, famiglie, giovani precari, studenti. Persone che sono stufe di sentirsi chiedere continuamente sacrifici per poi assistere a questi spettacoli indecorosi, a sprechi tanto più odiosi in quanto avvengono in un momento così critico per l’economia italiana. Persone, insomma, che si rifiutano di convivere con questo malaffare a fronte di un taglio sempre più indiscriminato ai servizi per i cittadini.

Qual è l’obiettivo del movimento? Cosa chiedete?
Innanzitutto come prima cosa fondamentale chiediamo che Villa Cedri ritorni ad essere un bene di uso pubblico, che ritorni, insomma, ai cittadini. Che divenga un ampliamento della biblioteca, che vi si progettino al suo interno un asilo o qualsiasi altra struttura è importante ma secondario: ciò che primariamente ci interessa è che sia un luogo per la comunità, e non per tutelare  l’interesse privato. Chiediamo vi sia un’ azione congiunta della magistratura e del Comune che si impegni  per questo.

Un esproprio, quindi, visto e considerato che attualmente la villa è abitata e per di più hanno sede le società del senatore Lusi.
Scegli tu il termine più adatto, ci tengo però a far notare che non stiamo chiedendo lo sfratto  di una famiglia povera che diversamente non avrebbe un tetto sopra la testa. Stiamo parlando di un uomo di potere, che rimane comunque un parlamentare e non certo un operaio a 800 euro mensili.

Ho letto che si contesterebbe a Lusi anche una gestione dei lavori di restauro non propriamente a norma.
Di questo il movimento non se ne sta occupando direttamente; il gruppo 5 stelle, che condivide la nostra battaglia, sta approfondendo la questione e ha chiesto che si possa verificare in modo oggettivo, tramite un’ispezione interna, se e in che modo vi siano state irregolarità. Senza dubbio le foto pubblicate dai giornali (raffiguranti interventi agli infissi e alla facciata notevoli, ndr) fanno dubitare che tutto sia avvenuto senza alcuna violazione.

A proposito, qual è stato l’atteggiamento della politica locale nei confronti del movimento e delle sue richieste?
Al momento posso dirti che la posizione dell’amministrazione comunale ci risulta non pervenuta. Ad oggi non abbiamo ancora appreso quale sia la linea che il Comune ha intenzione di perseguire. Di fatto vorremmo che senza imbarazzi ed esitazioni vi fosse una presa di posizione netta e limpida. Anche perchè ci sembra un atto dovuto nei confronti dei cittadini: il Comune ha subito un danno di immagine notevole, raffigurato da tutti i giornali come un paese di brogli e malaffare della sinistra. Vorremmo che non solo i cittadini, ma anche le istituzioni locali, a tutela di sé e del proprio territorio, difendessero la loro credibilità.

Tra l’altro Genzano ha una lunga tradizione storico – politica di sinistra alle spalle.
Sì, e ci tengo a dire che il nostro movimento guarda a sinistra, ma ovviamente alla parte sana di essa. Anche per questo vorremmo che la sinistra genzanese, alla guida del Comune, abbandonasse ogni esitazione e spiegasse ai cittadini come la pensa sulla vicenda. Senza polemica, ma vorrei ricordare che l’Api, il partito di Rutelli di cui Lusi è sempre stato un fedelissimo, sostiene oggi in consiglio comunale l’attuale maggioranza capitanata dal sindaco Gabbarini e questo è un dato oggettivo. Ci auguriamo che la sua titubanza nell’esprimersi non sia legata agli appoggi politici di cui  gode in consiglio.

La città ai cittadini, insomma, volendo riassumere le vostre rivendicazioni.
Sì, ma non solo. Vogliamo che la questione di Villa Cedri divenga un modo anche per tenere alta l’attenzione e lo spirito critico delle persone nei confronti di questi casi di illegalità. Vorremmo che si parli finalmente di crisi economica, di come gestire le risorse in modo trasparente e senza sprechi al fine di non far gravare tutto sulle spalle dei soliti noti.

Prossime iniziative in calendario?
Stiamo ancora valutando come muoverci,  in ogni caso per saperne di più e per qualsiasi informazione,  si può far riferimento al nostro profilo facebook “Occupyvillacedro Lusi”.

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