No Tav. Inizia l’esproprio. Chi pagherà per Luca?

ROMA – Oggi la Val di Susa è come sempre sotto occupazione militare. Qui la parola “democrazia” è stata cancellata tanto tempo fa da quando si iniziò a parlare di collegamenti ad alta velocità tra Lione e Torino e la popolazione locale rimase ignorata fino a oggi, giorno in cui sono iniziati a sorpresa  gli espropri di questa grande opera a Chiomonte. Opera la cui utilità resta un punto più che discutibile.

Oggi ne ha fatte le spese anche uno dei portavoci del movimeto, Luca Abbà che dopo essersi arrampicato su un traliccio ha toccato i file della correste elettrica ed è rimasto foglorato, cadendo da un’altezza di 10 metri.  Ora il leader No Tav si trova al Cto di Torino in condizioni gravissime, intubato, sedato e posto in coma farmacologico. E ora. dopo l’accaduto, il mondo della rete si scatena. E lo fa attraverso Twitter, minuto dopo minuto, secondo dopo secondo, per espriemre la vicinanza ai NoTav, a Luca e a tutta quella gente che chiedeva solo il rispetto della loro opinione, il rispetto della loro terra.

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