FilmFest Roma: presentato Last Night, ma lo spettacolo era sul red carpet

Inaugurato il FilmFest romano, con l’abolizione del “red carpet” per protesta contro i forsennati tagli del Governo Berlusconi-Tremonti allo spettacolo. Sembrava di stare negli anni Settanta

ROMA – I Dazebao stavolta c’erano davvero, sul red carpet della 5° edizione del Festival  Internazionale del Cinema di Roma, i cartelli di protesta hanno invaso la Cavea dell’Auditorium: “Delocalizziamo Bondi”, “Nei titoli di coda c’è gente che lavora” e, l’ormai famoso, “Tutti a Casa” si leggeva fra i cartelli agitati dai manifestanti. Ed anche il profetico ed immaginifico slogan del Festival che campeggia sui cartelloni pubblicitari e ti insegue attaccato agli autobus: “Lunga e Dolce Vita al Grande Cinema”, ti fa sorgere, spontanea, una considerazione: “Sì, magari! Andatelo a dire al Governo che ha tagliato i fondi per lo spettacolo!”.

Il glamour e la protesta, lo star system e le maestranze si sono riunite in un felice connubio la scorsa notte sul tappeto rosso (di rabbia) dell’Auditorium. Ci sono attori e registi, Alessandro Haber e Neri Marcoré, Monica Scattini e Isabella Ferrari, le sorelle Comencini e Marco Bellocchio, ci sono i giovani studenti delle scuole di cinema e i lavoratori e tecnici di Cinecittà, c’è il mondo di chi lo crea e di chi lo immagina il cinema italiano. La saldatura della protesta con il clima festivaliero è perfetta  allorché la direttrice del Festival, Piera De Tassis, presenta la Giuria e il suo Presidente, Sergio Castellitto, che legge un messaggio di solidarietà verso le giuste istanze dei manifestanti. Lo stesso fa la madrina del Festival, Valeria Solarino e la regista e gli attori del film in programmazione Last Night, Massy Tadjedin, Keira Knightley, Eva Mendes e l’attore francese Guillaume Canet. A quel punto alcuni gruppi di agenti antisommossa, schierati nei corridoi dell’Auditorium sembrano più comparse in attesa del ciack che tutori dell’ordine pubblico.

Insomma, tutto è filato liscio, si temevano gesti sconsiderati di qualche infiltrato, così non è stato, la proiezione del film è slittata solo di mezz’ora e, dopo il saluto del decano dei critici cinematografici e presidente del Festival, Gianluigi Rondi, lo spettacolo è potuto cominciare, non prima che, Carlo Rossella presidente di Medusa società distributrice del film, si fosse preso la sua buona dose di fischi.

Il film affronta il tema delle tentazioni del tradimento, quello fisico e quello mentale. Accadde una Notte, si potrebbe parafrasare il titolo del film di Frank Capra per introdurre la storia del film, anche perché Last Night è considerata una pellicola nel solco della cosiddetta screwball comedy (commedia svitata) di cui il film di Capra è considerato il capostipite, insieme a Ventesimo Secolo di Howard Hawks. Michael (Sam Worthington) e Joanna (Keira Knightley) si confrontano col dubbio ed il sospetto.   Siamo a New York, una giovane coppia della upper class, viene messa alla prova, nella medesima notte, dalle sirene della seduzione e dai tranelli delle tentazioni. Intanto che il marito Michael è in viaggio di lavoro con la sua nuova e sensuale collega Laura (Eva Mendes), sua moglie Joanna incontra per caso una sua vecchia fiamma, Alex (Guillaume Canet). Tutto si svolge in una notte, i due giovani sposini  saranno costretti a confrontarsi con scelte che non avrebbero mai pensato di dover fare. I dubbi li assaliranno, qual è il confine tra essere fedeli e cedere alle tentazioni?Quanto si può essere indulgenti e quanto gelosi? Una storia semplice e complessa, che parla di temi universali e mai risolti, l’amore e il tradimento.

Intanto fuori i 1000 manifestanti del cinema smobilitano il sit-in, facendosi anch’essi una domanda: “Perché il Governo di questo paese vuole tradire il cinema italiano?”.

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