Jobs Act. In edilizia buon lavoro significa anche lotta all’illegalità

ROMA  – E’ importante che in questo momento così difficile il lavoro torni al centro del dibattito politico. Utile e positivo che ciò  avvenga individuando il settore dell’edilizia come uno dei settori strategici, attraverso il quale avviare una nuova fase di sviluppo sostenibile del paese.

Ma non ci si può fermare qui. A proposito delle anticipazioni sulla bozza di Jobs Act rese note dal segretario del Pd ancora siamo alle enunciazioni,  e propositi. La nostra valutazione complessiva sarà fatta quando sarà noto il testo definitivo con proposte concrete. Fin da ora possiamo dire comunque che
Il lavoro si crea con investimenti giusti e mirati, a partire da quelli per riconvertire il settore edile agli obiettivi del recupero e riuso delle nostre città  e alla manutenzione e messa in sicurezza del territorio Su questi obiettivi i sindacati dellecostruzioni unitariamente sono impegnati da tempo, e sarebbe molto utile che la discussione in atto preveda i necessari livelli di confronto con le organizzazioni sindacali. Ma fin d’ora vogliamo jmettere in evidenza la particolarità del settore dell’edilizia e la necessità che  se ne tenga conto se veramente si vogliono affrontare  problemi  di fondo della vita del nostro Paese. nessun settore come in edilizia risulta chiaro quanto l’azione volta a creare buon lavoro debba essere accompagnata a quella di contrasto all’illegalità  e all’irregolarità . Norme di riduzione del numero delle forme contrattuali di lavoro oggi possibili vanno nella direzione di quanto da sempre chiede la Fillea, ma andrebbero accompagnate da efficaci azioni di contrasto dell’irregolarità  e agli abusi  a partire da quello dell’evidente e macroscopico utilizzo nel settore di falso lavoro autonomo.”

Condividi sui social

Articoli correlati