Tangenti, dove c’è grande opera c’è corruzione

ROMA – E’ ormai evidente che dove c’e’ grande opera c’e’ corruzione e che esiste un sistema corruttivo che rappresenta un vero e proprio contropotere annidato nello Stato che decide e gestisce le grandi opere contro le quali noi Verdi ci siamo sempre battuti.

Questo contropotere ha costruito una sorta di metodo Boffo proprio contro i Verdi che sono stati delegittimati e attaccati per battaglie che hanno condotto contro le grandi opere inutili dal Mose alla Tav in Val di Susa.

Lo dicevamo allora e lo diciamo oggi: questo contropotere del cemento che non solo ruba i soldi degli italiani ma ha autorizzato e consentito la piu’ vergognosa aggressione al territorio va estirpato. Chi tollera questo sistema senza intervenire e’ ugualmente responsabile perche’ consente a corrotti e corruttori di ‘mangiarsi’ l’Italia”.

Lanciamo una proposta: il ministero delle Infrastrutture e dei lavori pubblici va trasformato nel ‘ministero delle piccole opere utili. Bisogna smetterla con le mega opere costosissime che sono una fabbrica di tangenti e concentrare le risorse sulle opere che servono davvero all’Italia, dalla lotta al dissesto idrogeologico e alle frane al trasporto pubblico, dalla manutenzione della viabilità alla costruzione e ristrutturazione delle scuole.

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